Discussione: I ricordi
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Vecchio 09-01-2007, 12.14.27   #18
griselda
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Originalmente inviato da griselda Visualizza messaggio
Ho sempre ricordato degli avvenimenti della mia vita i lati positivi. Però ricordo anche che in me avviene un movimento strano, accomodo i ricordi.
Ovvero in quel momento in cui vivo ad esempio qualcosa di emotivamente forte sto male e soffro quindi cerco poi razionalmente di aggiustarlo per stare meno male.
Lo ripasso mentalmente do giustificazioni a cose fatti e personaggi, così posso stando meno male continuare a vivere decentemente? (tipo e tutti vissero felici e contenti) ( mi prendo per il c..o?)
È questo che avviene, ci aggiustiamo i ricordi se ci hanno scosso emotivamente? Chi fa questo è sbilanciato dalla parte emotiva?
Conosco invece una persona che degli stessi ricordi ha, credo, una visione razionale, perché quando parliamo dello stesso ricordo che abbiamo condiviso lui ricorda i tutti gli aspetti ma sottolinea quelli che ha vissuto negativamente come a tutelarsi per il futuro affinché ciò che ha vissuto non si ripeta. Questa persona vive in allerta pericolo mentre io non tenendo conto di ciò che ho vissuto veramente ma solo della trasformazione del ricordo in “qualcosa che non mi faccia continuare a stare male” non imparo quell’allerta?
Se così fosse si potrebbe persino comprendere perché a volte non ci si capisce e non si capiscono i comportamenti altrui.
Qualcuno mi da una mano a capire quello che ho scritto per favore (sempre che si capisca)?

Mi auto cito
Elucubrazioni.
Pensavo che se con l’andare del tempo la brocca si riempie sino all’orlo e non ci sta più nulla, quindi i nuovi ricordi non ci stanno, non entrano, non rimangono. Però questa azione fa si che il superfluo esca ma allo stesso tempo agiti il fondo che fa salire il vecchio. Questo vecchio però, sarà, essendo stato impresso da bambini, molto più pesante rispetto al leggero che è il ricordo creato dal ragionamento di cui parlavo prima, essendo la velatura del vero ricordo. Andando via il velo l’anziano ha dei ricordi veri e da li una discrepanza ed una reazione molto diversa da quella che avevano prima. Il ricordo della poesia ma anche la realtà su esperienze che prima aveva velato per accettarle.
Quindi se io lavorando potessi prima di diventare vecchio lavorare con il calore e togliere la velatura inutile potrei fare spazio per ricordi veri e non gonfiati e ci sarebbe posto per tutti i ricordi ma soprattutto più veritieri. Se imparo a sopportare il peso di quell’acqua non avrò bisogno di trovare un digestivo da aggiungere che occuperebbe spazio utile che andrebbe sprecato.
Po esse?
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