Discussione: I ricordi
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Vecchio 09-01-2007, 17.42.34   #19
jezebelius
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Visione poetica?

Se la nostra memoria fosse l'acqua di un brocca, arrivata vicino al colmo inizierebbe ad uscire... con quella che continua a entrare che andando verso il fondo fa uscire quella recente, allo stesso tempo muove facendo venire su quella sotto, immaginate il movimento?
potrei continuare su come non sprecare quella che esce....
indovinello da settimana enigmistica: se ho dell'acqua che non so dove mettere, non ho contenitori... ma ho la possibilità di controllare il calore come faccio per conservarla?

Per oggi più che la visione poetica non mi viene e poi siamo in psicologia....
Posso optare per una differenza di calore?
Tipo...rendo la brocca calda in maniera uniforme, e quindi il calore interesserà il contenitore che portato ad una certa temperatura farebbe si che della memoria, appunto dell'acqua, rimanga solo l'essenza della informazione.
Al contrario, se ho al " possibilità" di regolare il calore nulla mi vieta che lo possa portare al suo opposto, quindi al freddo.
Il freddo all'apice( quindi prima che l'acia arrivi nella brocca) farebbe in modo di " rallentare" l'acqua nel momento in cui questa scende dall'alto.
Cadrebbe insomma più lentamente, quasi immobile, mentre a contatto con la brocca si scioglierebbe salendo man mano, poichè più fluida.
In questo modo l'acqua che viene dall'alto riuscirebbe ad entrare e non disperdersi uscendo dall'orlo...mentre quella che " era" in basso viene spinta fuori...
Insomma rallento l'ingresso e faccio in modo che lòa fuoriuscita sia veloce....appunto per differenza di temperatura.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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