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Vecchio 27-04-2007, 15.47.37   #49
MoonCat
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Infatti, è per questo (mi riferisco alla concezione spazio-temporale) che ho accennato al concetto di permanenza. D'altra parte immortalità ed eternità non sono necessariamente assimilabili. Poterbbe essere solo una questione di scala. Prendiamo un moscerino di quelli che vivono pochi minuti. Potremmo presumere che questi pochi minuti, nella sua percezione, corrispondano ai nostri ottant'anni. Se così fosse, per loro saremmo "immortali". Viceversa per noi un sole, che dura diciamo 5 miliardi di anni, può essere considerato immortale. In realtà è solo questione di livelli e di permanenza degli uni rispetto agli altri che vi sono contenuti.
Se ci pensi, anche la tua esperienza di blocco temporale, che io chiamerei "sospensione" (se ho capito di che parli) non implica necessariamente una completa inesistenza del tempo, ma potrebbe essere il moscerino che, occasionalmente, percepisce il nostro scorrere. Per lui sarebbe "eterno" e quindi sembrerebbe fermo.
Non avevo mai pensato all'immortalità come a qualcosa di relativo a secondo dei punti di vista, sempre e solo in termini di assoluto.
Dovrei cercare di riprovare quella sensazione di assenza di tempo e vedere se in effetti è solo un rallentamento.. (proverò)
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Se di livelli si tratta allora basterebbe occuparsi si assicurarsi il successivo... poi da li si vedrà in che termini il problema eventualmente si ripresenterà.

Anche la cosa che dici di unire i due livelli energetici può essere considerata comportamento... un qualcosa che facciamo qui per ottenere qualcos'altro li. Mica si deve restare barricati sul banale e ingenuo (in senso di sciocco e non di "puro") "comportarsi bene" secondo parametri poco compresi e comunque discutibili.

Nella mia ipotesi di prima questo comportamento si estrinseca in una serie di azioni volte al massimo possibile sviluppo della cosiddetta "anima", dato che, allo stato attuale, essa non consente di permanere al livello corrispondente (gli ottant'anni del moscerino).
Giusto, associo sempre alla parola comportamento un'azione.
Anche al vedere l'esistenza su questo pianeta come una possibilità di salire dei gradini di una ipotetica scala di consapevolezza ed evoluzione non avevo pensato.
Che poi in fondo è il concetto orientale delle reincarnazioni, man mano che aumenta la tua consapevolezza (mi viene questo termine ma non è esatto), ti incarni in esseri sempre più complessi fino ad arrivare all'essere umano...
quindi in fondo, anche per loro esiste una scala sulla quale si sale o scende a secondo del percorso di vita.
Con questo rispondiamo alla domanda perchè si nasce, e al perchè si muore?
Semplicemente perchè fa parte del gioco? .. per ricordarci che il tempo a disposizione è limitato, di non sprecarlo?
o per avere la possibilità di incarnarsi in esseri diversi ed avere uno spettro più ampio di possibili modalità per fare esperienza? (questo se pensiamo alla reincarnazione)....
Who knows?..
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