Discussione: Repressione
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 01-12-2008, 19.36.44   #20
RedWitch
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di RedWitch
 
Data registrazione: 20-12-2004
Messaggi: 3,537
Predefinito

Riprendo un attimo questo argomento, quotando una parte di questo thread (sulla vergogna, post 32), perchè vorrei approfondire un aspetto:

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Come dire che la vergogna, alla pari delle altre emozioni, si può reprimere.
In effetti molte persone che nn provano vergogna, anzi che non sembrano provarne, la stanno reprimendo. E' certamente il caso di una vergogna a posteriori... reprimere è un po' come contrarre un debito.
Anche sopra , in questo stesso post hai scritto che psicologicamente se io reprimo, non so di farlo, quindi in linea di massima non sono cosciente di farlo giusto?:

Citazione:
Originalmente inviato da Ray
Però la vera repressione, almeno in psicologia, implica che io non so di reprimere. E' qualcosa di simile alla rimozione. Ho ricacciato giù talmente tante volte e tanto forte che è diventato un meccanismo automatico, difficile da vedere e ancor più da fermare. Quel che reprimo quindi non trova sfogo e viene compresso... e prima o poi salta fuori aprendosi strade sue a me ignote (non come il pulire che so di farlo) e bum, attacchi di panico (in caso della rabbia) e altri sintomi poco carini in molti casi.
In linea teorica dunque, se io sto reprimendo, e ho dato vita ad un meccanismo che ripeto ogni volta che mi arrabbio per esempio se nessuno mi dice che sto reprimendo , da sola non posso accorgermene? Chiedo questo perchè a me pare che ogni volta che reprimo qualcosa, e spesso per me è proprio la rabbia mi accorgo di un malessere che potrebbe funzionare da sveglia, cioè magari non mi accorgo che sto reprimendo, ma in tutti i casi non sto bene anche se cerco di "ricacciare giù" l'emozione negativa del momento.. quando per esempio scopro che reprimo la rabbia (poniamo che qualcuno me lo abbia fatto vedere), se non sto attenta in ogni caso il vecchi meccanismo puo' riprendere il sopravvento, in quei casi il malessere che si prova dovrebbe aiutare in qualche modo a vedere.. o no?

Non ci sono proprio altre vie per accorgersi che si sta reprimendo qualcosa ? l'osservarsi sicuramente è una strada, ma se una cosa non so di farla, non mi rendo conto come ne prendo atto?



Ps mi interesserebbe anche approfondire il discorso del reprimere= contrarre un debito, nel caso della vergogna , provarla a posteriori significa dover saldare quel debito? Cioè arriva un momento in cui devo per forza saldare, provando quell'emozione a posteriori? O anche in altro modo?

Ultima modifica di RedWitch : 01-12-2008 alle ore 19.39.29.
RedWitch non è connesso