[Era]

E' il titolo di un libro che mi ha tenuto compagnia in questi giorni di malessere....tuttavia non è del libro che vorrei parlare ma di quanto mi hanno colpito sia il titolo che questa frase "La vita si fa camminando" e la somma dei giorni è il risultato di questo cammino....
Ho avuto tempo di pensare e di tirare qualche somma...tornando con voluta obiettività al passato (cosa non facile...l' obiettività intendo)...ma i conti non tornano...Quanto ho camminato? in teoria molto in pratica molto ma molto meno..camminare è avere una meta un obiettivo...ma in questo camminare quanto sperpero!!! Ho trovato delle attenuanti (scuse vere e proprie) delle vie di fuga...che non solo rallentano ma addirittura allontanano...ti fanno girare a vuoto come una trottola senza controllo....
Tornando in forum ho trovato discussioni sul dare...sull' aiutare...sull' accettare o chiedere aiuto per se...sull' eventuale carenza affettiva che limita i rapporti rendendoli tesi....e come logico li misuri su te stessa...Sulla carenza affettiva potrei scriverci un' enciclopedia...questo non mi ha impedito di aiutare...sostenere e tendere una mano...spesso anche due...e allora mi chiedo ma quanto l' altro aveva bisogno del mio aiuto o piuttosto quanto io avevo bisogno di aiutare? mi spiego meglio....non è in fin dei conti un modo per farsi accettare (leggi: ma quanto è brava tizia!!! ma quanto è generoso caio!).................uff ho un maremoto dentro in questo momento e non riesco a proseguire senza scrivere altre str...ate...mi sa che mi fermo un attimo...faccio qualche passo indietro (per recuperare qualcosa) e poi riprendo il cammino...