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Vecchio 19-09-2010, 02.04.40   #253
Ray
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Originalmente inviato da Telemaco Visualizza messaggio
Non so se ho compreso il senso della tua domanda.

Nel sogno ho una consapevolezza di individualità e di libertà come l'ho da sveglio.
Quando mi sveglio però ho la sensazione che la trama del sogno e le mie azioni e pensieri di sogno non erano tra loro indipendenti.

Da qui ho ipotizzato che anche oltre questa esistenza possa esserci un risveglio dove, qualcosa, comprenderà che questa mia vita non era indipendente dal tutto e anche la mia sensazione di essere colui che pensa ed agisce autonomamente.

Lo trovo un parallelo per niente traballante, anche se solo nel funzionamento.
Le differenze non mancano, ma qual'è il problema ?

E' come se considerassimo un atomo il sole e gli elettroni i pianeti: il parallelo è lo stesso anche se ci sono differenze sostanziali.

In entrambi i casi (vita/sogno e atomo/sole) si potrebbe applicare il famoso motto : come sotto così sopra....
Beh, nel post che ho citato dici che il sogno lo fa la nostra coscienza, solo che non è così.
Ok, distinguiamo le coscienze di chi: l'io sognato, il te protagonista del sogno, non dirige il sogno. L'io tu, quello che sei da sveglio, neanche. Infatti i sogni non li decidi, almeno quasi mai anche se hai avuto esperienze di interazione. C'è quindi un regista del sogno... il quale per altro dispone di strumenti che sfuggono all'io di veglia.
L'ipotesi della regia inconscia è piuttosto soddisfacente da molti punti di vista, anche se filosoficamente è un po' traballante, ma non è questo il problema.
La conseguenza, in ogni caso, della presenza di un regista (a qualcunque livello intermedio tra l'io di veglia e il tutto) è che l'io cosciente sia solo una parte di un qualcosa di più ampio che interagisce direttamente con noi.
Di qui, per analogia, ipotizzare un tutt'uno alla fine di questi livelli mi pare doveroso e assolutamente sensato.

Però quando fai un'analogia, come quella del sogno o come quella dei pianeti/atomi devi ricordarti che ogni volta che la applichi da un livello ad un altro ti sfugge un pezzo, ossia si inserisce una variabile che il processo analogico non può svelare. Diversamente sarebbe un paragone e allora si dovrebbe solo cercare per quali versi è corrispondente e per quali versi no (non so se si capisce, in caso spiego meglio).

Quindi, se è vero che il rapporto tra l'io di veglia e l'io del sogno lascia intendere l'esistenza di un livello di veglia superiore a quello del sognatore, è anche vero che questo non significa che il meccanismo di risveglio sottostia alle stesse limitazioni. Anzi, proprio la differenza dei livelli porterebbe ad ipotizzare diversi gradi di possibilità.
Inoltre, per quanto possa non esserti mai capitato, non puoi escludere a priori che in un qualsiasi sogno il tuo io sognato non possa rendersi conto della situazione, provare a svegliarsi e riuscirci.
Dal che sinora, pur avendo sostenuto la tua ipotesi con buone argomentazioni, non hai dimostrato proprio nulla sulla sua effettiva validità, a differenza di quanto sostieni.

Ma dimostare senza ombra di dubbio una tesi, unicamente in campo concettuale, probabilmente non è possibile. E in effetti non mi risulta sia mai stato fatto con alcuna. In ogni caso non è importante: la tesi serve per essere discussa nel tentativo di farla cadere... perchè è solo quando una tesi cade che abbiamo l'opportunità di percepire/ipotizzare qualcosa di più.

Ultima modifica di Ray : 19-09-2010 alle ore 02.06.51.
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