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Vecchio 27-09-2009, 00.20.11   #1
Ray
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Predefinito Si può sfuggire al destino/morte?

Conoscete la canzone Samarcanda di Vecchioni? In caso di no, trovate il testo nell'apposita sezione. Comunque non la si deve solo a Vecchioni, è una vecchia storia tradizionale, che lui ha magistralmente messo in versi e musica.

Parla di un soldato che ad una festa vede la morte e vede che lo guarda. Prende il suo sguardo come una promessa e allora chiede al sovrano di dargli un cavallo per potere fuggire. Arrivando fino a "Samarcanda", metafora del posto più lontano che si può, in capo al mondo, pensa di mettersi al riparo.
Quando ci arriva trova la morte ad aspettarlo... questa gli rivela che non lo guardava male, era solo stupita. Lo aspettava li per quel giorno e siccome era lontanissimo, aveva temuto non facesse in tempo.

Se guardiamo la storia da un punto di vista, dobbiamo dire che le azioni che il sodlato intraprende per sfuggire al suo destino, invece ce lo portano dritto. Vorrebbe dire che, inconsapevolmente, siamo delle marionette e quel che facciamo in realtà è compiere ciò che dobbiamo, ci piaccia o meno, ce ne rendiamo conto o meno, e che qualsiasi sforzo facciamo per modificare le cose, in realtà non fa che compierle.

Dall'altra parte però colpiscono le parole della Morte. Da quel che dice pare che invece si possa eccome non arrivare in tempo agli appuntamenti, addirittura senza farlo apposta, semplicemente distraendosi. Di più... il soldato, dormendo, si era messo in una condizione per la quale gli è stato necesasrio un grosso sforzo per riuscire a compiere proprio ciò che cercava di evitare.

Non so se si vede quel che voglio dire con la mia ultima frase...
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