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Vecchio 28-09-2009, 00.34.54   #14
filoumenanike
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Leggendo un pò tutte le considerazioni mi sembra che la maggior parte sia propensa a credere ad un destino già scritto e inesorabile, contro cui è impossibile combattere,
Per me la corsa disperata verso Samarcanda è il percorso che ci costruiamo da soli per arrivare comunque alla fine, rappresentata appunto da Samarcanda che è la metafora della Morte.
Le scelte di vivere a nostra misura ci sono, possiamo vivere sotto l'incubo della morte, oppure accantonarne il pensiero e godere le poche possibili felicità (carpe diem), infine possiamo affrontare il tema della morte e considerarla come parte della vita e dunque accettarla e vivere sapendo che dobbiamo morire! Mi piace pensare che la morte quando verrà mi risolverà un grosso problema, forse il più importante in senso assoluto, della vita e dunque il cupio dissolvi di S.Paolo diventa il desiderio di essere slegati dalla prigione della vita, di essere sciolti, liberati dalle catene materiali che impediscono di capire, di vedere oltre le barriere umane.

Ultima modifica di filoumenanike : 28-09-2009 alle ore 00.37.31.
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