Discussione: Nuovi divi
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Vecchio 06-12-2007, 20.21.57   #3
jezebelius
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Originalmente inviato da Era Visualizza messaggio
Forse sarebbe stata bene in gogna....ma quello che mi incuriosisce è
il lato psicologico della situazione....cosa fa scattare nei giovani
e nei meno giovani questa mania di innalzare a divi la peggio specie umana.....
Lascio perdere i vari tronisti...isolani...e fratelli...metto
il punto sul "vecchio" delinquente che si faceva anni di galera...
e sul "nuovo" delinquente che diventa ricco famoso ed osannato
I fatti di Erba e di Perugia ecc...ecc...sono cronaca nera...
anzi nerissima...nota a tutti...tuttavia mi sconvolge
l'idea che il ragazzo rom...ricordate? quello che ubriaco..
ha falciato 4 ragazzi...dico 4..tra i 16 e i 19 anni in un
nano secondo....lui ne ha 23 e sta
scontando la pena in un residence piscinato...poveraccio
ma questo gia si sapeva la novità è che il nostro giovane
sarà testimonial di un jeans...che manco a dirlo è stato
disegnato apposta per lui e che si chiamerà "romjeans"
(il tutto pagato profumatamente)..
inoltre è in uscita il suo primo libro

E va bene...lui ha sbagliato e paga...in un residence? in
piscina? caspita...ma chi me lo fa fare di alzarmi al mattino
per andare a lavorare?
1° qual' è il messaggio che riceve un giovane?
2° quale psicologia fa si che si sia attratti da certa feccia?
3° perchè un "modaiolo" ha disegnato sti jeans? questa la so
soldi...soldi...soldi....che ultimamente puzzano ma sti qui non
ci badano



Condivido il tuo pensiero Astral e propongo, casomai, di continuare questa discussione riprendendo quel che hai detto, poichè mi pare interessante.
L'aspetto psicologico della questione?
Credo che l' inversione di tendenza della nostra società sia da attribuire ad una incuria, se vogliamo, di quei Valori e Principi che, in genere, dovrebbero trainare, ispirare il vivere collettivo. Non intendo portare la discussione comunque in ambito più o meno filosofico - anche forse in maniera spicciola - ma si potrebbe partire da questa considerazione.
Non mi meraviglia che il " simbolo " da raggiungere oggi sia il risultato di questo meccanismo inceppato e sia, pure, quello, per conseguenza, che comprende da un canto la facilità ed il raggiungimento degli obiettivi senza sforzo e, per altro, basato su un buonismo che ha fatto negli ultimi tempi più danni che altro.
Si vede una spregiudicatezza delle azioni avallata anche, sia implicitamente che palesemente, che si potrebbe spiegare richiamando la dinamica per cui "il singolo è la società e questa è il singolo".
Cioè si può dire, secondo me, che se la società individua determinati valori verso i quali volgersi con più determinazione, il singolo è in un certo senso spinto al perseguimento di questi. Viceversa, creando un circolo vizioso, anche lui potrà, col suo operato, determinare il "cammino " della società.
Ora se il fine è quello di raggiungere la notorietà, l'essere famosi ma in maniera abbastanza distorta, nel senso che si attiva, o si è capaci di attivare, qualsiasi mezzo per arrivare a quel livello, siamo alla frutta.
Il circolo che ne segue non farà altro che generare altri comportamenti viziati, in qualsiasi direzione, oscurando sempre di più i Valori a favore di altri più frivoli.
Mi rendo conto che sono andato un po fuori rispetto a ciò che è stato chiesto, però questo secondo me è il punto.
Poi psicologicamente si potrebbero richiamare pure quelle situazioni per le quali l'attrazione per il disgusto, il macabro e quant'altro oggi sono all'ordine del giorno e che queste caratteristiche le possiamo notare, a vari livelli, dappertutto. Non credo che si distanzi molto, come dinamica, sia la questione " dell'isolano famoso" con quella " del ragazzo autore dell'investimento dei suoi coetanei ": entrambi puntano a conquistare, con semplicità, i posti sociali sui quali vantano diritti, poichè è la società stessa che li richiede, e di conseguenza, glie li attribuisce.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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