Discussione: Odiare tantissimo
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Vecchio 17-06-2011, 09.46.24   #25
Edera
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Citazione:
Mi ha colpito questo lapsus, pare che dentro di te ci sia molta rabbia. Ho pensato che volessi scrivere:"Ovviamente verso i miei genitori non c'è solo odio, c'è anche amore." Ma forse è una mi travisata?
Volevo scrivere proprio così, non c'è solo odio, c'è anche odio, intendendo che oltre all'odio ci anche altri sentimenti tra cui la gratitudine (senza di loro non sarei al mondo), l'amore ecc


Citazione:
Parli di guarigione, la malattia è la non armonia, il conflitto che è dentro di te. Può essere che identifichi il conflitto dei tuoi genitori come un tuo conflitto interiore. Vi è un forte legame tra il loro comportamento e la rabbia dentro di te, il giudizio è centrale nelle cose che scrivi. La fuga è un pensiero ricorrente, la fuga verso uno dei due estremi odio/amore è un modo per evitare di stare in mezzo al conflitto.
A questo non avevo pensato, al fatto che identifico il conflitto tra loro due con il conflitto dentro di me. Ma credo sia un po' così no? Se dal rapporto tra i miei genitori ho respirato conflittualità, forse è inevitabile farmi proprio quel conflitto. Mia madre mi ha detto chiaramente che mio padre le fa schifo.

Citazione:

Di cosa devi perdonarli? Del fatto che sono in conflitto tra loro? Del fatto che non hai ricevuto attenzione, amore? Oppure perdonarli per come si sono comportati con loro stessi? Come ancora oggi sono? Eppure ognuno ha in se un percorso, un destino che si è in qualche modo scelto.
Devo perdonarli di essere dovuta crescere troppo in fretta perchè loro sono bambini. Alla mia età razionalmente è pure semplice, quello che non è semplice è convincere la piccola Edera che ancora vive in me.

Poi oltre che con loro ce l'ho con tutta la parte maschile della mia famiglia. Mio padre, i suoi fratelli, mio nonno. Ce l'ho perchè sono cresciuta vedendo in casa una zia schizzofrenica, la sorella più giovane di mio padre. Sono in quattro, tre maschi e lei. I maschi se la sono cavata, più o meno... Mio padre è il risultato più sano credo. Ma lei si è ammalata a tredici anni, fase cruciale mentre stava diventando donna. Si è ammalata perchè nessuno è riuscito ad accogliere i suoi bisogni: lei voleva continuare andare a scuola ad esempio ma suo padre l'ha messa a lavorare nell'allevamento di conigli di famiglia, pensa che faceva i compiti di notte sulla scale. Era una creatura ostinata e il risultato è stato che si è fermata lì per sempre, ora ha 50 anni e da quando ne aveva 15 è sotto farmaco. Fa una vita semi-vegetale : stira, va a prendere il pane e dorme. Questa figura ha sempre coperto un ruolo importante nella mia psiche: l'ho sempre vissuta come il risultato di quell'ambiente familiare, con quel maschile così gretto, animale. Infatti mi ero messa in testa di curarla: le leggevo le fiabe del sussidario perchè mi ero convinta che accendendole l'interesse verso la lettura ( i libri che amava) sarebbe guarita. Quindi sono cresciuta così con quel sentimento di ingiustizia e di rabbia che tanto traspare nelle mie parole, in realtà hai ragione , più che odio la mia è profonda rabbia che nasce dalla profonda capacità del mio ambiente familiare di capire i bisogni primari.

Citazione:
Dovere ed accettazione dei ruoli ma non è possibile negare un sentimento di odio. Ma poi si tratta di odio oppure è rabbia? Rabbia per l'impossibilità di cambiare le cose, cambiare le persone, cambiare tuo padre.
E tua madre che ruolo ha nel conflitto? E' un'elemento passivo o attivo?
Si tratta di rabbia come ho scritto sopra e ben intuisci.
Mia madre è una figura che si comporta come se fosse stata partorita dal cielo divino e costretta a vivere in un ambiente meschino, mai accettato. Infatti tutte noi figlie secondo lei siamo perfette, impossibile accettare di aver sbagliato da qualche parte. Siamo quattro figli Gray: in due soffriamo di disturbi alimentari, tutte di ansia più o meno forte. Io sono quella che se l'è cavata peggio perchè ho assorbito più di tutti certe problematiche sia di mia madre (che quand'ero piccina ha fatto un esaurimento) sia dell'ambiente familiare (all'epoca vivevamo tutti in una casa di campagna, nonni, zii compresi). Ora la situazione è molto diversa da quando sono cresciuta io, l'ambiente più sano, non viviamo nella stessa casa... infatti mio fratello è bimbo tranquillo che riesce bene a scuola ecc. Quindi ce l'ho con mia madre perchè vorrei accettasse di vedere i problemi dei suoi figli al posto che vederli come la copertina di Cosmopolitan.(giornale di moda). Questo intendo quando dico che i miei genitori sono bambini, la loro totale incapacità di mettersi in discussione, come appunto i bimbi.
Mi basterebbe vedere un barlume di autocritica per una volta, una sola. Ma credo sia un atteggiamento sbagliato e che qui stia il nodo centrale: devo accettare l'impossibilità di cambiare sia loro che i fatti.

Citazione:
Già, hai invidiato il cane perchè non ha cercato di cambiare padrone.
Esatto
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