Credo anche io che sia così.
Il cambiamento altro non è che fittizio e non ci vuole poi tanto a ricadere dove ci si trovava prima.
Confesso Astral, che all'inizio ho dovuto, come dire, metabolizzare quel che hai scritto,la tua esperienza, nel senso che ci ho messo un po, come vedi, prima di scrivere qualcosa qui; credo poi che la perdita di qualcuno comunque lasci qualcosa. Mi hai dato modo, certo, di osservarmi un pochino in questo senso anche se faccio ancora qualche resitenza , mi rendo conto.
Cercando di vedere la cosa da altro punto di vista, potrei dire che un evento soprattutto che riguardi la perdita di un familiare, ma anche a prescindere da questa specifica manifestazione, può ingenerare un meccanismo di cambiamento in meglio o, anche, in peggio. Un cambiamento che se da un lato spinge le persone ad essere più solidali, dall'altro può spingere ad essere ancora di più egoiste. Ma alla fine, come dice Kael ed anche bene nella sua sintesi, il cambiamento attivato è mera illusione. Cioè si crede, ognuno, di " spostarsi" del tipo " da oggi sarò così ", pure intenzionato a sfruttare quella spinta che ne deriva ma in fin dei conti altro non è partita che l'illusione o meglio l'idea di quel che si vorrebbe .
In conclusione, non si attiva nulla se profondamente non ci si impegna perchè veramente nessuno vuole cambiare.
Ancora un abbraccio
