Discussione: Mente e convinzioni
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Vecchio 30-03-2010, 13.53.35   #18
Uno
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Originalmente inviato da William Visualizza messaggio
si usa dire " una certa idea si stà facendo largo nella mia
mente " o sbaglio...?
Comunque penso che in linea di massima sia possibile,perlomeno "percepire "tale trasformazione
No non sbagli, ma volendo essere non di parte e cercare di valutare tutte le possibilità ci riporta da capo.
O valutiamo che questa idea si fa largo venendo da fuori, in sostanza si insinua come un cuneo, oppure questa idea ha una dimensione e poi per qualche motivo assorbe materiale dal resto della mente, si ingrandisce e quindi si fa largo.
La seconda ipotesi però presuppone un processo di crescita interno alla mente, un processo necessita sempre di una causa, di un innesco, di un lavorio, quindi dovremmo essere in grado di osservare queste cose, ma quando ci viene quel lampo di genio è talmente veloce che è praticamente impossibile osservare un qualunque processo. Ciò non prova che non ci siano questi processi ma se c'è un minimo di proporzione è possibile che da una cosa piccolissima nasca qualcosa di grande?
Per onor di cronaca bisogna anche ammettere che l'idea che ci arriva come il lampo può essere effettivamente preparata nel tempo... ma l'idea adesso non c'è e un istante dopo c'è...


Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Facciamo un esempio: la cucina e il tavolo. E' evidente che sono due entità distinte, entrambi possono esistere una senza l'altro. Quando però nella cucina appare il tavolo esso viene a far parte di questa, e noi consideriamo l'insieme... la cucina col tavolo.
Qui il problema è che non percepiamo noi (terzo elemento) portare il tavolo dentro la cucina, ma abbiamo solo prima la cucina senzaa tavolo e poi la cucina col tavolo. Ma ci basta per sapere ch sono due entità diverse.

D'altro canto potrebbe darsi che noi, il terzo elemento che nel caso delle idee ci sfugge, abbiamo costruito il tavolo già dentro la cucina. Ecco che in questo caso il tavolo esisteva già nella cucina in altra forma (pezzi di legno), ma il legno è ancora elemento altro dalla cucina.

Ma potrebbe anche darsi un'altra cosa ancora, ossia che il tavolo noi lo costruiamo usando pezzi di cucina. Magari lo facciamo usando le piastrelle del muro, o il muro è fatto di legno. In questo caso la diffferenza tra le entità sussisterebbe solo dopo il nostro intervento.

Però, come già detto, l'intervento nostro nel caso di mente e idee non è percepibile (almeno non usualmente).
Quindi potrebbe darsi un'ulteriore ipotesi e cioè che sia la cucina stessa a fabbricare il tavolo con il legno che ha sulle pareti. Per quel che ne sappiamo noi, o meglio per quel che ci sembra di sapere, c'è la cucina e ad un certo punto c'è anche il tavolo. La cucina potrebbe avere portato a termine un processo di fabbricazione del tavolo usando parti di se senza che ce ne accorgiamo se non a lavoro finito. (a volte abbiamo anche la percezione dell'idea in costruzione).

Questa ultiam ipotesi però implicherebbe che la cucina ha di suo la capacità di fabbricare il tavolo e la necessità di farlo (necessità nel senso causale del termine, non necessariamente di tipo volontaristico o intenzionale).
Se fosse come l'esempio minimo chiamo un esorcista a farmi controllare la cucina . Sai che roba? Vai a dormire la sera che hai solo i pensili e la mattina ti trovi un tavolo? Ci manca solo il pensile che lo allatta

Finito di scherzare, il concetto ha una sua ragione se però consideriamo una cucina grande come una città e che noi non abbiamo idea di tutto il materiale che c'è dentro, che sia legno, piastrelle etc...
Su una cucina normale vediamo che manca il legno che adesso è sul tavolo e che prima era altrove.
Eppure qualcosa non quadra....
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