Discussione: Natale è morto?
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Vecchio 27-12-2007, 13.54.00   #8
griselda
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Si la gente è cambiata, andando a fare compere gli ultimi giorni non ho ricevuto neppure un augurio dalle varie cassiere, se non in risosta al mio. All'augurio alzavano gli occhi come sorprese e sorridendo mi ringraziavano quasi di questo augurio. Come se fossero perse in tutt'altro.

Poi ho cercato di guardare anche in me però.

Il Natale per me fino a qualche anno fa è sempre stato qualcosa che aspettavo con trepidazione.
Nella mia famiglia di origine è sempre stato un'evento importante. Sia come evento spirituale che consumistico. Il Natale significava abbandonare tutti problemi, abbandonare quella vita di tutti i giorni ed abbracciarne una nuova piena di gioia e felicità.
Si mangiavano cibi mai visti in tutto il resto dell'anno, si ricevavano regali che si erano desiderati per tutto l'anno e che mai si pensava di riuscire ad avere.
Il Natale era il frutto del sacrificio fatto durante tutto l'anno. Anche la Messa era diversa e fuori dalla chiesa ci si abbracciava e ci si facevano gli auguri con tutti.
Nasceva dentro al cuore quella sensazione di Bontà che se anche finito il Natale spariva lasciava dietro di se un retrogusto dolce che faceva si che si ricercasse di nuovo la Magia del Natale.
Le porte di casa erano aperte ad accogliere chiunque suonasse alla porta ed una sedia pronta ad accogliere chiunque passasse a dare gli auguri.
Gli zampognari raccoglievano i soldi girando di cortile in cortile suonando quelle musiche che si ascoltavano solo in quei giorni e anche il più povero affacciandosi alla finestra cercava tra i pochi averi la monetina da donare come ringraziamento.
Almeno a Natale eravamo più buoni! Non c'era tutto quello che c'è ora eppure era la festa più bella dell'anno. Non c'erano tutte le luci che ci sono ora ma una piccola luce ci si accendeva nel cuore, anche se per poco tempo.

La mattina di Natale guardando il regalo che nostro figlio ha trovato sotto l'albero ho pensato che noi se avessimo avuto un gioco così avremmo creduto di sognare.
Per carità anche lui era incredulo davanti al suo desiderio realizzato. E come sempre la sera del 24 non riusciva da dormire per l'emozione anche se non aveva la certezza di cosa avrebbe trovato il mattino.
Ma c'è un qualcosa di tencologico, non so spiegarlo meglio ma mi pare che, il Natale sia diventato qualcosa di tencologicamente freddo.

Tutti vogliono tutto subito si è dimenticato il sacrificio anche se stanno facendo di tutto per ricordarcelo, solo che se prima era normale oggi si è scordato che per ottenere qualcosa bisogna sacrificare qualcos'altro.

Comunque il mio Natale è stato bello, tra giochi di magia di mio figlio, al film da ridere, al pranzo insieme preparato il giorno prima tra risse divertenti tra me e mio marito che si cimenta in cucina. Le sue tartine erano più belle esteticamente delle mie e quando le abbiamo mangiate però le mie erano più buone delle sue e siamo scoppiati a ridere.
Pochi regali ma utili.
Unica pecca la mia testardaggine siccome nessuno dei miei ha voluto andare alla Messa di mezzanotte mi sono adeguata e mi è rimasto un retrogusto amaro.
Vabbeh sarà per il prossimo anno se nessuno verrà andrò da sola.
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