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Vecchio 04-02-2009, 00.25.37   #3
Ray
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E' vero Filo, se fossimo stati cento anni fa non ci sarebbe nessun caso Eluana, senza la macchina sarebbe morta. Però è anche vero che non siamo cento anni fa e che Eluana è vissuta in un tempo in cui la macchina c'è, e se nulla accade a caso...

La natura non decide che moriamo, la natura non decide niente, è "solo" un insieme di Leggi, entro le quali ci muoviamo e abbiamo delle possibilità: nasciamo, moriamo, costruiamo maccchine, prendiamo piccole decisioni che a volte ci sembrano insormontabili, cerchiamo di capire.
Oppure decide (anche se non nei termini che intendiamo noi), ma allora decide anche il contesto, quindi, fra le altre miliardi di cose, anche tutta la faccenda Eluana.

E' un caso tragico. La chiesa fa come sempre il suo, dice quello che pensa ed esercita le pressioni che ritiene. Il padre fa il suo, principalmente soffre credo, tutti fanno il loro, chi vuole una cosa, chi un'altra, chi difende una posizione o l'altra, chi cerca davvero di capire cosa è giusto in questo caso, chi in qualche modo lo sfrutta.
A me dispiace per lei e per tutti quelli che sono direttamente coinvolti. Il buono di questa storia, posto che possa mai pareggiare in quelche modo il cattivo, è che se ne parla e si cerca di pensare. Questa storia solleva un grande problema e mette a nudo una delle maggiori contraddizoni della nostra società: non abbiamo più etica (il modo di fare le cose). Abbiamo le macchine e non sappiamo come usarle, non sappiamo se o quando usarle. Ma allora a che servono?

Mi direte che in alcuni casi esse servono eccome, in quei casi nei quali non c'è dubbio alcuno si cosa fare. Bene ok, ma allora con esse ci becchiamo anche le contraddizioni che si portano dietro, ci becchiamo anche Eluana. Un caso in cui qualsiasi cosa si faccia è sbagliata. CRedo faccia parte della tragedia della vita.
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