Visualizza messaggio singolo
Vecchio 20-05-2008, 18.00.54   #23
dafne
Cittadino/a Emerito/a
 
L'avatar di dafne
 
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 3,630
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio


Per aprire ad altre possibili analogie da esplorare ha senso a mio avviso "tentare" altre corrispndenze olre a quelle che vediamo a colpo d'occhio. Per esempio, sempre restando nelle antine, si potrebbe porsi delle domande di tipo "psicologico" e chideresi se abbiamo la tendenza a "lasciare le porte aperte dietro di noi"... come dire se non chiudiamo mai certe porte anche quando andrebbero chiuse... oppure, da un altro punto di vista più energetico, se quando "apriamo" per "far uscire" poi ci dimentichiamo regolarmente di chiudere.

.
E' stato il pensiero di quasi tutta la notte, peccato che non mi ricordo che cos'ho sognato..in ogni caso questa cosa delle porte sempre aperte l'avevo già notata, in un'altra discussione e quell'aprire per far uscire dimenticando di chiudere credo che capiti molto spesso nel mio rapporto con il mondo, probabile che sia una delle cause della mia stanchezza cronica..
Cmq una volta mi è stato detto che le mie porte, a differenza di altri, non si chiudono mai (certo in un contesto specifico) perchè chiudere (in quel contesto appunto) significa fuggire e io l'ho già fatto e non voglio rifarlo per cui le tengo tutte aperte. In fondo in fondo non scelgo mai.
Credo che più che un fuggire da qualcosa sia un fuggire da qualcuno, ho qualche sospetto, diciamo così, che quel qualcuno sia proprio io anche se non riesco a travare un solo motivo ragionevole ..per la verità appena mi ci soffermo apro un altro file, un'altra antina e via così... mi capita spesso di interrompere gli altri prima che finiscano di parlare, a volte per finire il periodo a volte per parlare di tutt'altro, specie se è in corso un rimprovero, sono diventata abilissima a spostare l'attenzione, il problema è che adesso la cosa mi si ritorce conto..quando punto un argomento ostico tac che svio altrove..
Una cosa che non amo ricordare è che i miei mi han detto spesso che quando una cosa mi urta chiudo le orecchie, posso anche interagire con loro ma loro sono certi che io sono altrove, l'ho sempre vista come una chiusura ma forse in realtà non lo è perchè non è che me ne vado, chiudendo quindi la comunicazione fastidiosa, ma resto, la porta rimane aperta e io consumo tutto il possibile per non sentire anche se, ovviamnete, non posso non sentire o percepire almeno inconsciamente perchè la porta è spalancata...Non so se OT ma un'altra mania curiosa che ho è di tenere sempre perfettamente a posto il luogo dove lavoro, sempre efficiente e lasciare che il caos dilaghi nel personale, a casa e, come detto, al lavoro se di lavoro familiare si tratta. Un pò come pulire casa a vista e stipare tutto negli armadi
Oggi è molto meno evidente ma questa cosa c'è..vado a caccia di altri segnali spero di non essermi allargata troppo
dafne è connesso ora