Citazione:
Originalmente inviato da atomico
Il mio approccio è puramente scientifico.
E in quest'ottica non è corretto parlare di illusione.
Cioè se io ho un tavolo davanti, posso pensare che sia un'illusione o un camaleonte ben travestito, o qualsiasi altra cosa assurda.
Ma se non mi pongo un limite allora potrò sempre dire tutto e il contrario di tutto, e ogni cosa perderebbe di significato.
In pratica siamo costretti a considerare come VERA (e non illusoria) perlomeno l'evidenza dei nostri sensi, e dobbiamo solo limitarci a interpretare tale evidenza nel modo migliore possibile.
In questo senso siamo costretti a considerare che perlomeno esistiamo noi, come un IO verso cui convergono percezioni e coscienza.
E l'unica esistenza che conosciamo è l'esistenza di cui ci rendono partecipi percezioni e coscienza.
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Ora non voglio parlare in termini che non sarebbero compresi a pieno e facciamo finta che io sia a digiuno di coscienza, mente e percezione.
Allora innanzi tutto abbiamo un corpo, che vediamo che manifesta (per ora) 5 possibili interfacce etere-materia (non facciamo caso a termini ripeto, lo faccio tanto per approcciare). Perchè etere-materia? dato che non sappiamo spiegare ad oggi come il nostro corpo possa vivere con pochissime sostanze nutritive e il cuore pompare per 70/80 anni di fila senza mai fermarsi (tranne eccezioni). C'è di più, si conoscono anche esperienze fatte di digiuno dove un corpo di 80/90 Kg di un uomo non si sa da dove attinga il nutrimento. Insomma qualcosa che manda energia ci deve essere. Allora questa energia o etere si interfaccia con una struttura più densa e percepisce (l'ho usato ora) qualcosa che decodificato viene scomposto e rielaborato e il messaggio passa, è formato.
Per ora mi fermo.