Discussione: Fratelli Coltelli
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Vecchio 24-02-2009, 18.38.52   #10
jezebelius
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
No questa (da sola) è impossibile e posso anche portarti la mia esperienza se è utile.
Io ho accettato la fallibilità dei miei genitori, ho accettato il profondo egoismo di mio fratello, li ho perdonati completamente e per un periodo ho anche tentato a più riprese di cercar di mandare avanti le cose lo stesso, ma di fronte alla mia comprensione ho trovato il muro del: " va bene così, se lui continua a star qui vuol dire che non sbagliamo" o qualcosa del genere, non so se comprendi.
Quindi nel mio caso specifico avevo solo due possibilità o lasciarli dandogli modo di riflettere se avessero voluto (non è accaduto) o rimanere a subire ulteriormente. Visto che la seconda opzione avrebbe segnato la mia vita ho scelta la prima.
Con il senno del poi ho scoperto che era la mia strada quella che mi ha portato, una volta tagliate profondamente le radici, a trovare ciò che sono venuto a fare, ma questo è un'altro discorso e neanche facile da affrontare al volo.

Il discorso in generale è molto più profondo che solo limitato ai fratelli, se scavi scopri che quelli che per te sono zii per i tuoi genitori sono fratelli, scopri che i tuoi rapporti con questi, ma anche con cugini, nonni e quant'altro sono tutti irrimediabilmente (o quasi, ma di solito..) compromessi da quello che c'è stato e per te e l'altro (uno zio per esempio o altri) non ci sarebbe stato e per quello che non c'è stato ma per te e lui ci sarebbe stato.....

E anche con un fratello o una sorella il "leit motiv" è "quello che ci sarebbe potuto essere e non c'è stato" ed anche nella migliore delle ipotesi non potrà mai esserci più. In ogni caso sarebbe già buono poter guardare al futuro, ma occorrono due individui maturi (come in ogni rapporto) e si fa fatica già a trovarne uno solo, figuriamoci due nella stessa famiglia...
Sarò tonto, come accade spesso. Non sono sicuro di aver capito quel che intendi. Faccio un riepilogo.
Insomma, mi pare di capire che quel che ci poteva essere - e non c'è stato - tra fratelli, o tra me ed uno zio tanto per intenderci e rimanere nella "parentela " è passata, non può più tornare?
A parte, poi, che non sono tanto sicuro di aver capito la parte sottolineata ( posso chiederti un esempio? ).
Per il resto, dunque a prescindere dall'influenza che hanno od hanno avuto i genitori sui figli si tratta sempre di scelta. Vale a dire nel caso in specie scegliere se continuare un rapporto in un modo o cercare, almeno di provare a cambiarlo rendendosi successivamente conto però che ove non vi sia alcuna delle citate possibilità - di continuare o anche di sistemare nella migliore delle ipotesi - è inevitabile il taglio delle radici profonde....( ? )
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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