Discussione: Esperienza
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Vecchio 21-01-2007, 20.51.09   #9
Ray
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
una sinergia (e trasmutazione alchemica) di memoria, coscienza, osservazione creano esperienza.........
poi
una dinamica (e trasmutazione alchemica) di esperienza rimessa in azione creano consapevolezza.
Un esempio che aiuta bene secondo me, non che muratoria e falegnameria non vadano ma per porre l'accento su una cosa in particolare, è il gioco del biliardo.

Pur usando lo stesso tavolo, la stessa stecca e le stesse palle, tutte le situazioni che si presentano al giocatore, TUTTE, sono diverse seppur simili. Lo stesso identico tiro non capita mai due volte, per quanto il grado si somiglianza possa crescere a dismisura.

Dopo un certo numero di situazioni affrontate, un certo grado di presenza e una certa profondità di osservazione dei meccanismi, capita qualcosa, scatta un interruttore e si diventa giocatori di biliardo. Il giocatore è colui che, indipendentemente dalla situazione che si presenta, sa come affrontarla, come considerarla... insomma come prenderla (dovrà lavorare sulla precisione magari ma questo non centra adesso).

Quando al giocatore si presenta una situazione insolita egli è in grado di usare la sua "arte" anche per inventarsi soluzioni "nuove". La triade memoria, presenza e osservazione differenzia il giocatore vero dal "principiante" (parola usata apposta)... posso aver fatto milioni di tiri ma se non ne faccio almeno un tot con una certa presenza serve poco e se non osservo bene me stesso, le dinamiche e magari anche gli altri come fanno (questo se possibile, posso anche imparare il biliardo da solo) i tiri che ho in memoria non diventano esperienza. Dico osservare se stessi perchè, per esempio, un tiro a centro partita è diverso dello stesso tiro a chiudere (fattore emotivo) e quindi le dinamiche che interagiscono non sono solo sul panno verde.
Tuttavia occorrono un certo numero di tiri, una certa dose di presenza e una certa dose e qualità di osservazione perchè accada quel qualcosa (la trasmutazione) che di colpo mi cambia tutto, tutta la visione ecc... nello sport ma non solo lo chiamano "salto di qualità"...

Una volta che sono diventato giocatore (prima trasmutazione) inizio a giocare davvero. Pratico l'arte. Vinco, perdo, ripeto i colpi molto simili, li vario, me ne invento di nuovi, mi alleno.. tutto come prima se vogliamo ma in realtà ion modo completamente diverso. La diversità è data dal fatto che SO giocare.
Ad un certo punto, dopo una certa quantità di "fare" scatta un altro qualcosa, un altro clic, avviene un'altra trasmutazione. Divento consapevole del biliardo. La differenza tra me e il giocatore vero è che io posso insegnare.

PS: trasmutazione alchemica in alchimia è riportare una sostanza allo stato indifferenziato (essenza non ancora manifestata in quella forma) e rimanifestare in altra forma... si tratta di andare al cuore delle cose, dove c'è la struttura base, sciogliendo la sostanza e colando nella struttura-stampo l'essenza ottenuta in modo che manifesti una forma congruente alla struttura base stessa.
In pratica nel biliardo si tratta di utillizzare gli elementi della triade memoria (sale), presenza (mercurio) e osservazione (zolfo) per arrivare all'essenza del biliardo e corporeizzare la stessa essenza, ovvero il biliardo (tutte le possibilità) e non i singoli tiri.

Non so se si capisce (magari ci riprovo) e non so se ci ho preso con sale mercurio e zolfo, ma mi suonava bene...
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