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Vecchio 12-06-2008, 18.17.07   #1
jezebelius
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Predefinito Politici: Casta o al servizio dei cittadini?

E' evidente che, questo argomento, oggi più che mai all'ordine del giorno, porta con se tantissimi interrogativi. Primo fra tutti: " ma il politico che siede nelle Istituzioni dello Stato, fa il suo dovere o no?
Esiste una responsabilità politica almeno, quando si incontra il Tizio di turno, politico, il quale anziché rassegnare le dimissioni per un fatto anche grave, rimane fermo e saldo al suo posto?"
Insomma la sensazione che circola, e mi piacerebbe sapere come la pensate o se quanto meno è la stessa per tutti o un peletto differente è che ormai, oggi, il politico è divenuto palesemente " autonomo" rispetto all'interesse della collettività.
Per fare un esempio e mostrare la discrepanza che esiste nel nostro paese rispetto ad altri, in America uno dei collaboratori di Obama si è dimesso semplicemente perchè è riuscito ad ottenere da una Società, tramite un giro di amicizie altolocate, un mutuo agevolato.
Tra l'altro non c'erano prove schiaccianti in questo senso ma, come dire, forse per un senso di " responsabilità" si è dimesso dal ruolo ricoperto.
Aggiungo che della Società in questione, la Fanni Mae, era stato amministratore delegato!
Ed in Italia? Ci si dimette per così poco?
Ma che...a ben guardare, credo, che la sindrome della poltrona colpisca più o meno tutti.
Esistono casi in cui la possibilità di ricoprire un doppio incarico per un parlamentare, ad esempio sia al Parlamento e sia al Consilgio regionale, non viene " sanzionato", come per esempio chiedere di scegliere subito al politico tra l'uno e l'altro; o come anche il caso della questione rifiuti in Campania: nessuno che si fosse dimesso ( tranne forse gli arrestati nella recente inchiesta, tra l'altro tutti dipendenti del Commisariato per i rifiuti ), a cominciare dal presidente della regione il quale, pur essendo rinviato a giudizio, continuerà a " non cedere " a chi vuole la sua testa.
Per non parlare delle pensioni che un parlamentare matura dopo pochi anni di legislatura, mentre il cittadino " normale " deve lavorare tutta la vita per cercare di arrivare, da pensionato, alla fine del mese.
D'accordo che il lavoro, per il politico talvolta può esser stressante anche per un carico, direi, eccessivo di oneri ma tutto quel che accade, mettendo dentro nel cocktail favori di vario tipo che spesso si immischiano nella " vita politica", è normale?
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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