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Vecchio 19-03-2008, 20.28.26   #9
jezebelius
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Se non sbaglio nell'articolo si fa riferimento ad un calcolo, per il futuro, così che per la strada si possa " individuare " la quantità di auto da far circolare sulla singola arteria in modo da evitare flussi critici ed ingorghi, calcolando, quindi a priori, la densità che supera il valore critico.
Questo per evitare intasamenti e permettendo una migliore viabilità.

Il discorso mi apre altri scenari oltre a quelli che avete accennato.
Ad esempio se si vede la strada come un'arteria e le auto come il sangue, queste vi transitano mosse " solo " perchè c'è stata una spinta iniziale; la dinamica del movimento, per questo, risulterebbe più chiara nel momento in cui le auto si trovassero in " ingorgo ".
Nel senso che, secondo me, è più facile considerare il movimento non lineare, quanto invece discontinuo e dipendente, forse, da dinamica ondulatoria.
Questo movimento, nella illusione della linearità, si nota di più quando c'è un rallentamento, oltretutto senza ostacoli che ne impediscono l'avanzare (anche delle auto ) in avanti.
A questo punto pensavo, la circolazione potrebbe anche rapportarsi alla dinamica delle onde del mare, vale a dire cioè che la superficie del mare e quindi le singole particelle, acquista energia dal vento e via via il moto ondoso prende vita, si forma. Sin poi ad arrivare, in alcune situazioni ad esempio con ostacoli, come la costa, o anche senza a costituire onde di bassa, media o alta grandezza a seconda della " spinta energetica " del vento.
Il rallentamento, insomma, viene a collimare con l'impossibilità di " trasferire " in avanti l'energia ricevuta, poichè, è vero che, all'inizio della coda si è verificato un piccolo abbassamento in se, anche impercettibile, ma che si ripercuote, cumulativamente, sul resto per ragioni che al momento non mi sono chiare.
Per esempio potrei pensare alla incapacità di una singola particella nel " trasferire" o ad una bassa vibrazione di questa che non permette, appunto, il trasferimento.
Forse ho messo insieme, però, sia l'origine del movimento e sia la causa del rallentamento, soltanto per dire che la meccanicità di un movimento o anche di un comportamento, è condizionata da altro!
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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