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Vecchio 15-11-2007, 11.56.47   #1
Uno
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Predefinito Libertà in Internet: deve essere senza limiti?

E' un pò che ci penso, qualcuno che mi conosce meglio può testimoniarlo, ma l'ennesimo episodio quasi mi costringe a scrivere qualcosa e a dare risalto al mio pensiero.
Ieri sera seguivo distrattamente canale 5 mentre lavoravo al pc quando un intervento di Pamparana vicedirettore ha destato la mia attenzione.
Ha intervistato uno degli amministratori di http://www.autismoparliamone.org in merito ad una cosa gravissima accaduta. Ancora un video di quelli che non si cosa passa per la testa a chi li invia. Un video di un bambino autistico maltrattato e picchiato da compagni che, siamo sinceri, in famiglia non devono aver ricevuto un educazione come si deve.
Il tranquillo e pacato signore su citato (anche se posso solo immaginare la rabbia che giustamente aveva) nel breve filmato ci ha raccontato il paradosso della situazione, i video si possono inserire praticamente in automatico senza nessuna censura, ma per reclamare c'è un misero form automatico che se va bene viene letto dopo qualche giorno.
Ora non voglio strumentalizzare la vicenda, ma vi ricordo che il noto portale di video (che per ora non nomino, non se serve solo a fargli pubblicità) non è la prima volta che si trova in tali situazioni, già in passato video di bambini e ragazzi disabili sono stati pubblicati, per non parlare (meno gravi ma comunque non perfetti) di vari episodi di semibullismo nelle scuole rispetto gli insegnanti etc etc.
Non nego l'utilità e la bellezza di tale servizio, nella nostra zona musica linkiamo dei video dei brani recensiti o dei testi di canzoni inseriti, però fino a che punto può arrivare la libertà di espressione?

Io sono favorevole alla libertà di espressione, la forza di internet è questa, si può comunicare, trovare persone con cui discutere di argomenti che a noi interessano anche se queste persone sono lontane km o continenti, ma per par condicio sono dell'idea che se vuoi dire qualcosa non puoi nasconderti dietro un nick, non puoi pretendere di essere libero di dire quello che vuoi senza assumertene le responsabilità.

Quindi piaccia o non piaccia o ci si espone in prima persona, esempio si registra un dominio, si mette su un sito, un portale o che altro a proprio nome etc etc... oppure ci si affida a qualcuno di cui ci si fida per l'oggettività, questo qualcuno che mette la propria responsabilità legale in prima persona cerca di valutare oggettivamente se un contenuto è pubblicabile. Non ci vedo nulla di repressorio....

Ora invece purtroppo ci troviamo di fronte a sistemi automatici in cui ci si può registrare e con un semplice nick si può inserire di tutto e di più, il fatto che queste grandi realtà siano potenti e non temano la singola denuncia di un singolo di un singolo paese non è una scusante ne un parametro che giudico sufficiente perchè chiunque possa insultare ed offendere chiunque.

Sia chiaro, sono sfavorevole a leggine statali dei singoli paesi, queste servirebbero solo a complicare, sono dell'idea che se internet è una sorta di paese senza confini ha comunque un suo popolo e questo popolo dovrebbe autoregolarsi... è il caso che i più tolleranti facciano sentire la propria voce, altrimenti come al solito rischiamo che i prepotenti facciano quello che vogliono.
Uno non è connesso