Discussione: Fiat è ora di finirla
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Vecchio 28-01-2009, 03.01.17   #4
Grey Owl
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Quelli (non faccio nomi per carità) della Fiat hanno oramai un'esperienza secolare (nacque nel 1899) in fatto di cassa integrazione (CIGO).
Gli utili vengono spartiti tra aristocratici e manager mentre gli inutili vengono lasciati a casa (scusate la battuta).
L'idea di fondare una Fabbrica Italiana di Automobili a Torino venne ad un gruppo di aristocratici ed imprenditori torinesi. Giovanni Agnelli (Senior) prese quasi subito il comando dell'azienda e collaborò nel periodo fascista (ed anche dopo) con lo stato italiano. Nel 1966 Gianni Agnelli eredita dal nonno Giovanni la Fiat e qui comincia il balletto delle crisi e dei contratti dei metalmeccanici, tutto il resto è storia. E' interessante la storia della famiglia Agnelli, in particolare su wikiped(bip) vi è la sintesi dell'ascesa, anzi delle montagne russe della Fiat dal dopoguerra in poi... faccio alcuni nomi Finmeccanica, Enrico Cuccia, Mediobanca, Carlo de Benedetti, SAI, Salvatore Ligresti, Banco Ambrosiano, etc... la storia Italiana si fonde con la storia della famiglia Agnelli.

Il motivo principale (giustificazione del governo) dei finanziamenti pubblici (cassa integrazione) si basa sul ricatto che l'indotto (il lavoro che nasce dalle forniture alla Fiat) muove l'economia in tutta italia.
Se la Fiat chiude, chiude mezza Italia... questo si dice ed in parte è vero. Eppure tutti i governi di questa repubblica non hanno mai puntato il dito o criticato apertamente sul modo di gestire le crisi che periodicamente colpiscono la più grande azienda privata italiana.

E' proprio il caso di dire "sia fatta la luce" FIAT LUX
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