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Vecchio 09-04-2008, 12.11.28   #58
griselda
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Stavo pensando alla confessione e al suo uso.
Se notate ci sono fatti che se non sono vissuti con forti emozioni vengono non so come dire archiviati e dimenticati, ciò che ci rimane di più in mente è ciò che ci ha dato una forte emozione quello è come se fosse sempre vivo.

Quando vado dal confessore e dico ciò che ritengo un mio peccato, ma peccato sentito, non un peccato che devo confessare come un pappagallo, perchè così imparato a fare.
Se soffro perchè sento di aver peccato il raccontarlo al confessore mi smuove una certa emozione. Ecco che io manterrò il ricordo di quel peccato lo porterò con me nella mia memoria anche se l'avrò confessato, anche se avrò ricevuto l'assoluzione, secondo me un modo per non rimuoverlo perchè la tendenza è ciò che fa male lo rimuovo o in qualche modo tendo a scordarlo.
Invece ho come l'impressione che se lo confessi con emozione lo tieni li con te lo accogli tramite il perdono che il sacerdote di da.

Con il tempo avendo tante pedine sulla scacchiera possiamo arrivare a vedere meglio la partita che stiamo giocando.
E non importa se il prete sia un bravo prete o no non è lui che conta ma la confessione.
Inoltre il prete può aiutarci dove non arriviamo a comprendere, perchè magari non ci è stato insegnato o perchè non abbiamo compreso noi da soli che il peccato crea una concatenazione di azioni e reazioni
Credere o no nei Comandamenti non ha nessuna importanza perchè la cosa non ne cambia l'esito, essi insegnano a non fare del male al prossimo e a se stessi perchè quando si fa del male se ne riceve indietro e tramite la confessione che ha impresso dentro di noi i nostri atti potremo ricordarci che quello che stiamo vivendo non è altro di ciò che inconsapevolemente abbiamo seminato.
Se invece tutto va come lo scorrere del fiume senza che incontri nulla che ci fermi e ci aiuti a ragionare sulle nostre pecche le nostre mancanze si ok può andare bene anche così se siamo in grado di sopportare tutto e di non dare mai la colpa agli altri e a perdonare comunque e chiunque sapendo ricordare che tutto ciò che riceviamo è ciò che abbiamo dato.
Ogni nostro atto ogni nostro pensiero entra nell'universo e crea un'onda che poi ritorna alla base come un boomerang.
La confessione viene preceduta come detto da Stella mi pare, da un esame di coscienza, questo secondo me andrebbe fatto tutte le sere per prendere coscienza di cosa abbiamo fatto detto e pensato perchè quando è uscito da noi quello che è uscito dobbiamo si perdonarci ma perdonare già quello che ci tornerà indietro se abbiamo errato.
Ricordo anche l'atto di dolore che mi facevano recitare da bambina, non era una preghiera vuota da recitare era ciò che dovevamo sentire per ciò che avevamo fatto e dovevamo provare un vero atto di pentimento e di dolore ... poi saremmo stati perdonati ma la preghiera in fondo recitava ...e di fuggire la tentazione prossima anzi lo metto qui sotto:
Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi, e molto più perché ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa.
Propongo con il tuo santo aiuto di non offenderti mai più e di fuggire le occasioni prossime di peccato. Signore, misericordia, perdonami.
Io ancora recitavo la formula con il Voi che forse rende ancora meglio.
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