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Vecchio 07-10-2007, 17.36.37   #11
gibbi
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Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Fammi capire, che non sono per nulla sicuro di aver capito. E' ipotizzabile (sottolineo ipotizzabile) che "criminali di professione", ben informati, sapendo, o ritenendo probabile, della mancanza di certe limitazioni (se ne è discusso parecchi mesi prima) abbiano deciso di approfittare della situazione per commettere dei reati sapendo che sarebbero stati indultati?

N
on sto pensando a chi progetta di far fuori la moglie... piuttosto a chi progetta una bancarotta fraudolenta o qualche truffa o cose così... guadagnare molto alle spalle di qualcuno ma commettendo un reato magari "minore"... sto pensando anche a carrieristi ben muniti di cultura, avvocati strapagati che informano bene, mezzi per rendersi difficilmente reperibili e via così...


PS: pago subito così non dici che mi approfitto :
approfittare = muovere verso il profitto, con lo scopo del profitto...
Ipoteticamente anche si Ray ( complimenti per la tua "fantasia" criminOSA ) .

Una delle critiche mosse alla legge sull’indulto è stata proprio l’aver ricompreso l’efficacia per tutti i reati commessi sino al 2 maggio 2006 e cioè fino a una data che risaliva a soli tre mesi prima rispetto a quella della sua pubblicazione (pubblicazione sulla G.U. del 31 luglio entrata in vigore 1 agosto 2006 ), a differenza di quanto avvenuto per i passati provvedimenti di clemenza che riguardavano reati commessi in epoche ben anteriori , collocabili in media tra i sei mesi e l’anno rispetto alla data di pubblicazione (in quello del 1990 il termine di efficacia fu di un anno e due mesi anteriore) .

Si è evidenziata l’ingiustizia di rendere applicabile l’indulto a reati commessi da soggetti che ne coltivano l’aspettativa , essendo il dibattito sulla concessione di tale beneficio già in corso.
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