Discussione: Cosa realmente siamo
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Vecchio 13-08-2006, 09.21.48   #65
coccinella
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Predefinito

Rispondo a Uno:
… Certo è giusto che tu voglia sapere come faccio a dirlo... ma qualsiasi cosa io ti risponda sarebbe assurda…

Se l’ho chiesto non è per mettere in discussione ciò su cui ognuno basa le proprie convinzioni, ma perché per me è molto importante cercare di “partecipare” in qualche modo alla fonte da cui sono scaturite e sentire se posso condividerla. Per quanto riguarda il conosci te stessa, ti ringrazio, ma la vita stessa mi ha dato modo di farlo ed il risultato non è, ahimè dei più eclatanti.

Perché: ... Universo e quindi Creazione?...
Potremmo aprire una nuova discussione? Che ne dici?

…Non posso darti il "mio" Dio, lo farei volentieri e senza buonismi, magari anche un pò di egoismo dato che siamo tutti sulla stessa barca e se non si passa tutti non si va oltre....

Queste nostre discussioni non sono finalizzate ad assorbire totalmente le idee e le convinzioni degli altri perché ognuno di noi ha poi la sua esperienza di vita. E’ utile però il confronto, altrimenti che senso avrebbe partecipare a questo forum?

Jeze,
grazie per la tua per nulla limitata comprensione
… ti poni domande, segno questo che ancora non ne hai trovato il senso come non l'ho capito io, per inciso.
Esatto non ne ho trovato il senso. Se non l’hai capito neanche tu,(o ho frainteso il senso della tua frase?) potremmo forse darci una mano?

…… " l'accettare" qualcosa di più grande cercando di capirne i meccanismi anche se in un primo livello ( appunto di forma ) è il primo passo per fare pace con quel Senso di vuoto che ognuno possiede ma che chiunque, in forma e sostanza diversa, sente ( probabilmente ) differente dagli altri ( o almeno questa è l'illusione ).
Come? Come fare il primo passo? Purtroppo per cercare di capire i meccanismi di qualcosa di più grande, dovresti accettare questo qualcosa di più grande. E qui c’è già uno scoglio per me colossale: rispondendo anche a Sele, è vero sono contradditoria perché da una parte SENTO che non c’è alcunché di DIVINO, dall’altra lo cerco disperatamente perché è l’unico modo per dare senso alla vita e continuità a quella di mio figlio. Ma non ci riesco.

…al contrario non ci si chiede se quell'evento fa parte di ciò del quale si ha Realmente bisogno…
…." cercare " usufruendo della spinta nella quale si è compresi è il primo mezzo da sfruttare…

Ti garantisco che non ne avevo Realmente bisogno. Anche prima di quell’evento ero una ricercatrice accanita. Diciamo che ero agnostica e che ho da sempre sentito dentro di me la necessità di rispondere alle domande fondamentali sull’esistenza. Ora, dopo l’evento, sono pressoché atea. Dico pressoché perché mi devo imporre lo spiraglio del dubbio, per un motivo molto egoistico: evitare la depressione, concedendomi la possibilità di una speranza e lasciandola aperta per il figlio “perduto” (sperando appunto che non sia e non si sia perduto) e per i figli che ho e ai quali, solo rinforzando tale speranza in me stessa, potrei loro trasmetterla.

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