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Vecchio 17-06-2008, 16.05.37   #17
jezebelius
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Il metodo che dicevi tu Turaz è indispensabile quando abbiamo un tubo con una buona portata per costituzione ma non riusciamo ad usare bene tutta quell'energia, siccome i ristagni ci fanno male, siamo costretti ad aprire il rubinetto ed allagare il terreno (con la corsa, ma anche con il parlare o altro), è un peccato.
La situazione alla fine non è molto meglio di chi ha i forellini, cambia la prospettiva, ma lo stesso non usiamo "l'acqua" per fare quello che Ci interessa.
Mi fermo a questo punto un attimo, per un chiarimento.
In questo periodo ho ripreso a fare sport( diciamo un po più della corsa ma ci si avvicina per il livello aerobico ).
Quello che mi chiedo e che mi ha spinto nella direzione di una ripresa, anche a distanza di tempo, è forse una sorta di ristagno che all'inizio non percepivo come tale ma che dopo un po è divenuto, diciamo quasi opprimente.

Forse quindi la costituzione che ho, per questo verso, ancora non è pronta a fare determinate cose o, anzi, è attraverso di essa e quindi per la sua mancanza ( l'inutilizzo di un particolare tipo di energia per altro che in effetti ristagna ) che non sono pronto.
Detto questo, allora mi chiedevo se il fatto stesso di " subire " questa mancanza, ancorchè forse per un periodo più o meno lungo, e dunque l'investire esigenze energetiche e di ricircolo energetico nello sport, potesse non soltanto essere un segnale, che evidenzia tale mancanza appunto ma anche, da altro punto di vista, fonte di limitazione di un Percorso in ogni sua direzione.

Mi pare di aver capito che - tanto per farne un discorso generale - che uno che può divenire Altro, dovrebbe quanto meno esimersi dall'investire energia in ciò che potrebbe limitarlo per ed in quel percorso.

A sto punto, mi chiedevo, , se da un lato rimettere in circolo l'energia attraverso lo sport, poichè quello, per il momento, è uno dei modi " più diretti " per raggiungere questo scopo,forse allora è possibile dall'altro reinvestire - non so come prospettarmi sta cosa - l'energia che ne deriva, proprio perchè la si è messa in circolo per evitare il ristagno?

Possono convivere, e viaggiare parallelamente, dunque un Percorso ed una pratica - in questo senso - sportiva o necessariamente bisogna " terminarla " ( non perchè la si deve ma perchè è cambiato qualcosa nella costituzione del soggetto )?
Pensavo a chi insegna arti marziali in Oriente ad esempio: c'è la possibilità di incanalare l'energia ma anche "crescere" a livello interiore.

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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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