Discussione: disordini alimentari
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Vecchio 04-02-2011, 18.53.23   #15
Sole
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Intervengo anche se non posso aiutare nessuno su questa cosa ma solo portare delle considerazioni che mi sorgono.

Citazione:
Originalmente inviato da Edera Visualizza messaggio

Per quel che riguarda la piccola ho capito ultimamente che non ho nessun potere sulla cosa e l'unica che può risolvere qualcosa è lei. E' abbastanza atroce prendere coscienza della nostra impotenza in questo senso, si vorrebbe essere in grado di guarire, di salvare ma l'unica cosa che posso tentare è quella di salvare me stessa.
Ed è il migliore aiuto che tu possa darle anceh se sembra che tu stia pensando solo a te stessa.
Quote:

A volte mi prende qualche mattana romantica e mi verrebbe da stendermi vicino a lei mentre dorme chiedendo a Dio di assorbire tutto quel vuoto che sente dentro e che cerca di riempire col cibo, sono talmente boriosa da credere che so farci i conti meglio di lei. Se posso, potrebbe essere un altro modo di riempire il vuoto.
Succede di avere queste "mattate romantiche" ma a volte, non dico sempre, prendersi cura degli altri è un altro modo per proiettare il bisogno e il vuoto che si ha dentro, invece ceh sul cibo sulle persone care. In questo caso tu vorresti assorbire in te il suo disagio, riempirti del suo disagio, posso dire ingurgitare il suo dolore?

Forse un approccio troppo mentale alla ricerca nella memoria del nodo cruciale non è sempre utile per solvere alcune questioni. Per esperienza so che spesso, se il nodo è troppo troppo in profondità, per arrivare a toccarlo è nel presente che si deve vivere. Non sto dicendo che l'elaborazione del passato non serva... serve se vengono su le emozioni, se davvero ci riappriopriamo di quel passato facendolo diventare presente. Sto dicendo che nella vita quotidiana ci dovremmo ricordare del braccio anche se non duole. Non è certo la cosa più facile del mondo però forse è possibile prevedere l'arrivo della crisi e prevenirla cambiando subito atteggiamento o cercando di farlo almeno.
Se conosco la mia meccanicità e so che sotto stress perdo energia e mi deprimo, o che con certe persone mi lascio risucchiare.. posso prevenire stando molto più concentrata sin dall'inizio, senza preoccuparmi di ciòche sarà ma cercando di essere nel presente, di essere nelle cose che faccio, di disperdermi il meno che posso.
Questo in generale.

Edera, tu fai yoga, giusto ieri mi spiegavano che le asana sono una sorta di meditazione dinamica perchè ogni parte di te è dentro ciò che stai facendo (dinamica perchè la mente fa più cose, non so come e quanto sia corretta la definizione). Prendi il così detto "saluto al sole" è dinamico ma la mente è ferma, o dovrebbe esserlo, in quello che fai. Questo è eccezionalmente calmante. L'ansia quindi si potrebbe sia prevenire che curare mettendo noi stessi sempre in ciò cha facciamo.
Purtroppo non è una formula magica.
Spesso facendo così, o cambiando atteggiamento verso certe cose, ho scoperto di aver sciolto nodi, o che quanto meno, mi son venute su cose nuove ed insospettabili solo cercando di cambiare atteggiamento verso certe dinamiche meno profonde da sradicare. In fondo è tutto collegato. Le radici, il tronco, i rami, le foglie...
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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