Discussione: pacchetto sicurezza
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Vecchio 02-04-2009, 12.26.51   #61
dafne
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Vorrei condividere un'altra riflessione anche se non specifica sull'argomento medici-spioni.

Oggi mi sono spostata in autobus, mentre scendevo a una fermata mi sono accorta che uno dei ragazzi che stava aspettando non è salito da davanti ma da dov'ero scesa io...non credo che l'autista l'abbia visto perchè stava parlando con i due che erano davanti. Molto probabilmente il ragazzo s'è seduto e non ha pagato il biglietto.

Mi era venuta voglia di dirlo al conducente ma ho lasciato perdere. Una stupidata, un biglietto per una corsa..che sarà mai...però questa cosa mi ha lavorato sotto finchè non m'è capitata la stessa cosa con la corsa del ritorno anche li una ragazza è salita dalle porte della discesa e s'è seduta.

Ad una prima riflessione mi son detta che sono proprio brava, faccio presto a chiedere agli altri di essere retti e poi io sono la prima a lasciar perdere quando le cose non vanno anche se per una cosa piccola come un biglietto ... ma è il principio che viene a mancare.

Ci stavo malissimo.

Pensavo a stà cosa e mi sono chiesta se fosse davvero solo comodo ad avermi impedito di parlare, non volere scocciature e pensando a questo mi sono resa conto che c'era anche paura. Sisi non esagero, paura di passare per la spaccacosi di turno, paura della reazione del ragazzo e non ultima paura che il conducente mi guardasse storto....brutta spiona!!........

Ecco, il punto è questo,è forse il motivo perchè mi ha colpito tanto la questione dei medici piuttosto che altro.

Non fare la spia è un concetto radicatissimo in me, una forma di impedimento che viaggia su tutti i canali, che mi muove ogni volta che si verifica una situazione in cui dovrei espormi e "far del male agli altri", quando questo far male è solo una coperta per la paura di ritrovarmi a gestire delle ritorsioni, quando anche maschera il mio bisogno di accettazione (aridaje ) per cui piuttosto che rischiare di non essere accettata taccio.

Una radice che affonda nell'infanzia quando all'asilo, ricordo ancora, si canticchiava "chi fà la spia, non è figlio di Maria. non è figlio di Gesù e quando muore cade giù, giù, giù, giù!"

Continuo a pensare che sia un concetto, quello di non fare la spia, che può essere pericoloso, a livello di convivenza civile, ma inizio a pensare che ci sia molto lavoro da fare sotto per riuscire a non esserne schiavi.

La cosa curiosa che mi è capitata dopo tutte queste riflessioni, dopo che ho vissuto il senso di colpa e gli ho dato un senso, ecco che qualcosa in me ha pensato "magari i due ragazzi avevano l'abbonamento e si son seduti tranquilli perchè al massimo non avrebbero dovuto far altro che mostrarlo".
Come dire, liberata la mente dal cappio inconscio ho trovato una ragione alternativa plausibile per quell'atteggiamento che tanto mi aveva urtato


Continuo a rifletterci, commenti sono graditissimi, spero di non essere andata troppo OT, ma, come sempre,condividere con voi mi ha dato delle risposte.
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