Discussione: La gente del Nord
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Vecchio 19-03-2011, 17.01.32   #59
Astral
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Il rifiuto dell'Italia e di conseguenza del sentirsi italiani lo osservo spesso anche io e non solo al nord, online leggo (quando posso) diverse persone del sud che dicono di voler andare via da questo paese che secondo loro non fa abbastanza per noi.

Da un certo punto di vista una mezza ragione ce l'hanno, ma se ci si guarda intorno con un pò di oggettività non vedo più Americhe capaci di far sognare, non esistono paesi incantati.

Ci sono paesi sottosviluppati in cui un imprenditore capace può con un piccolissimo capitale di partenza fare una fortuna in poco tempo, ma allo stesso tempo può rischiare di morire per una puntura di un insetto perchè l'ospedale locale, in confronto alla tanto denigrata sanità italiana, usa le sanguisughe su chi soffre di pressione alta.

Insomma la nostra vecchia, ma di non altrettanto vecchia unità, Italia con tutti i suoi difetti non è comunque il peggiore posto in cui vivere.

Tolti questi trasversali (nord, centro e sud) cittadini, a parte qualche provocazione, a volte forse anche stupidina, non vedo tutto questo disamore per il nostro paese.
Forse l'affievolimento di alcune fedi cieche e finti bisogni di vita, tra cui quella per la nazionale di calcio, per il calcio stesso, il campanilismo nazionale esagerato
Quoto sul fatto che l'estero, seppur presenta migliori diritti civili, non è più l'eldorado della speranza.

Interessante discussione che riprende un 'po' il discorso sull'unità d'Italia. Mio padre è dell'estremo sud, sono nato e vivo al centro, ed ho passato molte vacanze al nord ed ho alcuni amici di là.

Mi capita ancora di sentire qui, non solo parlare di terroni, ma anche di polentoni, essendo ormai Roma diventata la capitale del sud.
Si è vero si giudica ancora troppo per origine, parliamo dei napoletani, dei milanesi, dei romani, etc. come se fossero inglesi, francesci, tedeschi, quindi come se fossimo una sorta di nazioni.

Devo essere sincero che ho trovato più apertura mentale, e meno freddezza al nord, al contrario di come si diceva, ma paradossalmente anche al sud.
Nella mia città è importante come ti vesti, e si da valore a tante cose superficiali, e non si è poi cosi cordiali.
Non mi vergogno per niente di essere italiano anzi ne vado fiero per la cucina, per personaggi come i grandi artisti e non parlo solo quelli del passato antico (voglio dire tipo una come Mina che è stata detto essere patrimonio cultura dell'Unesco non è poco).

Si parla di scambi culturali con altri popoli, ma dovrebbero avvenire più tra di noi.
Cioè, prendi una regione come la Toscana, dove all'interno della regione ci sono faide, tra quelli di Pisa, Massa Carrara, Lucca etc.

Si ok, siamo una ricchezza, ognuno c'ha la sua storia, ma dovremmo essere uniti sulle cose più importanti, se vogliamo ritornare ad essere il Bel Paese.
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