Discussione: Macchina da scrivere
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Vecchio 07-06-2008, 15.18.38   #2
stella
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Il mio primo strumento di lavoro è stata la macchina da scrivere (ho iniziato come dattilografa).
Ricordo che le prime erano a tasti meccanici anche negli uffici, io e le mie colleghe col metodo delle dieci dita riuscivamo a fare le 40 battute al minuto senza guardare la tastiera ma con gli occhi fissi sul testo da copiare, le dita andavano da sole come un pianista che sa a memoria la musica da suonare...
Le copie erano in carta velina e tra una e l'altra un foglio di carta carbone, per cui si tornava a casa dal lavoro con le dita nere, e con nelle orecchie il ticchettio dei tasti e il suono del campanellino quando si tirava la leva del carrello per andare a capo riga.
Poi sono arrivate le macchine elettroniche e pareva di toccare il cielo, non più testi ripetitivi da riscrivere cento volte uguali, questi gioielli avevano una "memoria" per cui bastava richiamarla e inserire negli spazi vuoti i nomi e le date di volta in volta....
In quel periodo un precursore dei tempi mi profetizzò che di lì a pochi anni avrei avuto tutto il testo visibile su uno schermo, non ci volevo credere, mi pareva già tanto il display della macchina elettronica su cui scorrevano le parole andando avanti e indietro...
Invece ho dovuto dargli ragione, i primi pc avevano lo schermo nero e i testi apparivano a cristalli verdi fosforescenti, la memoria non stava più nella macchina ma si poteva anche trasferire nei floppy....
Ora si può fare molto di più, ma quello che mi è rimasto è lo sfiorare la tastiera perchè le dita sanno già dove andare (per fortuna la disposizione dei tasti per una convenzione internazionale è rimasta uguale) e come per magia vedo il mio testo apparire sul foglio di word...
Grazie per avermi dato l'opportunità di condividere questi ricordi

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