Discussione: Opera al nero.
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 09-02-2011, 13.49.51   #406
nikelise
Organizza eventi
 
L'avatar di nikelise
 
Data registrazione: 29-09-2007
Messaggi: 2,329
Predefinito

Citazione:
Originalmente inviato da Ray Visualizza messaggio
Scusa se te lo dico Nike, ma l'impressine che ricavo dai tuoi scritti, impressione che magari sarà sbagliata per carità, è che non parli di Opera al Nero nè tantomeno di alchimia.

La descrizione che fai potrebbe rappresenare geossomodo un lavoro psicologico... e infatti Jung, come abbiammo più volte detto, ha tratto dall'alchimia spunti che ha applicato nell'ambito che gli interessava. Ma ha portato, per così dire, il cielo in terra, il grande nel piccolo, il palazzo nel plastico.
In questa operazione, che è funzionale solo per l'ambito più ristretto, si perdono tutti quei pezzi che sono peculiari dell'ambito più esteso... e infatti manca l'essenziale, manca tutta la parte sottile (costruzione dei corpi, possesso di veicoli per la coscienza più duraturi eccetera).

Lo scopo dell'alchimia non è il raggiungimento di un equilibrio e relativo benessere psichico, questo semmai può essere considerato una condizione utile. Lo scopo dell'alchimia è l'immortalità.

Poi, per carità, tutto è connesso. Un lavoro psicologico ben fatto sicuramente può aprire porte ad altro, per certi versi qualcosina costruisce anche nel sottile... quella base appunto su cui iniziare a costruire altro. Per converso tuttavia è possibile intraprendere l'Opera anche senza aver terminato un lavoro psicologico... in questo caso esso verrà comunque compiuto nell'opera, che lo si pensi in questi termini o meno. E di qui forse le incomprensioni, che però rischiano di ribaltare del tutto i concetti.

Come ti ha già detto Uno è impossibile comprendere il Rosso (e anche il Bianco secondo me) senza aver compiuto parecchi passi nell'Opera. Il farsi un'idea è per una certa misura possibile, ma è anche pericoloso. Perchè questa idea sarà certamente errata e quindi, se proprio si ha bisogno di farsela, si dovrebbe avere l'accortezza di tenerla oltremodo fluida, per poterla modificare agevolmente. Il rischio è di basare il lavoro su quell'idea, quando invece, ovviamente, si dovrebbe basare l'idea sul lavoro. Ma a questo punto l'idea serve solo dopo.
Non devi scusarti ma stavolta non vedo niente di psicologico .
Ammesso che la psicologia possa restarne fuori visto che la materia su cui opera l'Opera e' anche la mente .

Avrei apprezzato di piu' rilievi concreti su quello che ho detto piuttosto che terminologici .
Io non ho fatto altro che discutere a partire dal post di Uno . Se condividi l'dea di Uno spiegami perche' ma non mi basta che tu dica cosi' ha detto Uno
E poi se i parli di immortalita' mi pare che anche tu ti incammini abbastanza in avanti e non ti fermi all'opera al nero .
Allora anche tu hai un'idea di un punto di arrivo e
se ce l'hai tu perche' non posso avercela anch'io .
nikelise non è connesso