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Vecchio 06-12-2008, 21.47.52   #158
jezebelius
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Paradossalmente e forse poco comprensibile a prima vista è vero: bisogna continuare a consumare. Se non si consuma si che crolla veramente tutto ed è per questo che la finzione di questa crisi è stata potente, perchè la gente si è messa paura di tutte le stupidaggini che hanno iniziato a sparare nelle tv e nei giornali di tutto il mondo.
Quindi alcuni consumi se non si sono bloccati sono diminuiti ed hanno permesso i giochini del far fallire molte piccole aziende riassorbite adesso o in futuro da altre grandi per un tozzo di pane. Certo in una operazione di tale portata anche qualche grande azienda recitare la sua parte della farsa.... per analogia è come quando l'11 settembre un aereo è arrivato anche sul Pentagono.

Ripeto che so che a quelli che stanno perdendo il lavoro o che lo perderanno poco interesserà se è tutto vero o una supercommedia economica, ma non bisogna lasciarsi spaventare perchè in questa maniera si innesca realmente una crisi biblica.

Non sto di certo tessendo l'elogio del consumismo, solo che non è possibile eliminarlo, non di colpo almeno, direi che piuttosto sarebbe meglio convertirlo gradualmente, un discorso simile a quello di Stella, anche se a quel livello vedo i tempi ancora troppo acerbi. Un compromesso sarebbe già che il consumismo diventi più soddisfacente, meno apparenza e più benessere. Se faccio un debito o mi spendo quasi tutti i risparmi per fare una vacanza... una vacanza per me, non da esibire, ecco che ho consumato in maniera sana e allo stesso tempo ho dato lavoro e mosso l'economia. Se spendo per mangiare cose sane (senza cadere nelle trappole del biologico-non-si-sa-da-dove-viene e simili) che mi soddisfano e mi fanno anche bene, è un buon consumismo. Se spendo per andare al cinema a vedere un bel film, se spendo per comprarmi un bel libro etc etc...
Ci può stare anche un computer, un cellulare e qualsiasi altra cosa... ma dipende come... non tanto per cambiare e che sto consumismo mi faccia bene, mi dia strumenti per stare bene ed arricchirmi interiormente.
Questa è l'unica maniera per rettificare la rotta senza collassare il sistema, i business non si convertono se non è il mercato a fare richieste ben precise.
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Quello che non capisco e' che se tutto il sistema si basa sulla caPacita' di consumo della gente , perche' chi ha creato la crisi non ha pensato principalmente a questo .
Anche loro sono nel sistema e non possono farlo crollare rimarrebbero con il nulla nelle mani .
E se fosse tutto finalizzato a far comprare alla gente solo pile cinesi a 10 euro e quindi a spostare tuuta la ricchezza a est impoverendo definitivamente l'ovest ?
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Questa e ' una crisi certo per noi ma non capisco chi l'ha creata e chi ci va a guadagnare in queste condizioni .
Sembra coinvolgere veramente tutti.
Secondo me il discorso è molto ampio e tocca una serie di questioni che sono sia tra di loro e sia col problema in se - o almeno per quello che viene fatto passare per tale - sicuramente collegate come una trama a rete.
Esiste una relazione ad esempio tra la massa dei disoccupati e la quantità e qualità del mercato e dell'economia e gli scambi.
Nel senso, maggiore è la massa dei disoccupati ed in maniera migliore risulterà il mercato con i suoi reciproci scambi.
In fondo per agevolarne l'evoluzione si deve abbandonare tutto o quasi l'investimento nel Welfare.
Mi vien da rispondere a Nike che chi ha "pensato" queste dinamiche - mondiali - e le ha realizzate, oltre a seguire una prassi organizzata da tempo sa perfettamente dove questo scenario lo porterà ed i risultati che, bene o male, si possono tirar fuori.
Provocare una destabilizzazione che da un settore si ripercuote su altri è un mezzo ma anche un - uno dei - fine!
Poco importa se di mezzo ci andrà qualche centinaglio di migliaia di persone e che questa enorme massa si troverà, poi, in quel settore ampio che comprende disoccupazione, limitazioni in generale e quant'altro.
Tutto è collegato poi, in fondo anche, a quel mantenere i consumi poco sopra una certa soglia ma pure non al di sotto insomma entro una fascia con tutte le dinamiche che questo, in funzione del fine, comporta. Un rischio certo ma con i meccanismi che " girano" nel mondo è anche facile non fare in modo che una rottura vera e propria, un blocco nella specie, si verifichi.
Credo poi che essendo impegnati come siamo a pensare alle piccole cose - perché cercare di arrivare alla fine del mese rispetto ad una situazione di questo tipo ossia macroscopica, il cercare di arrabattarsi nel quotidiano o il comprare, invece, cellulari o televisori al plasma è minimo, è piccolo - si perde, come al solito, l'ampiezza di una visione che potrebbe spiegare o almeno dare gli strumenti per decodificarla.
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Dr. Marc Haven
“Non deve essere l’alba di luce che deve iniziare ad avvisare la tua anima di tali doveri giornalieri e dell’ora in cui gli incensi devono bruciare sui fornelli; è la tua voce, solo lei che deve chiamare l’alba di luce e farla brillare sulla tua opera, alfine che tu possa dall’alto di questo Oriente, riversarla sulle nazioni addormentate nella loro inattività e sradicarle dalle tenebre in cui versano.”
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