Discussione: Fidarsi di se
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Vecchio 05-07-2010, 23.55.17   #7
griselda
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Originalmente inviato da Sole Visualizza messaggio
Non so se è lo stesso per te Gris, ma ad esempio non ho nessun problema a prendere un aereo ma col cavolo che salgo su una seggiovia eppure una funivia non mi da problemi... Mi devo fare una forza per passare su un ponte costruito su un ruscello ma se fosse un ponte naturale di roccia non mi darebbe fastidio. E non ho nessun problema a sporgermi da qualsiasi altezza, anzi se sono in cima ad un monte e c'è un dirupo posso stare con i piedi sull'orlo e sporgermi tranquilla... insomma se quello a cui mi affido è solido come la roccia... mi fido, se mi affido a qualcosa di costruito dall'uomo col cavolo!!!
Mah io sono una che sta bene con i piedi piantati in terra, quando devo andare in cielo o in mare le cose cominciano a complicarsi. Poi arrivo a fare tutto, nel senso che mi tocca e lo faccio.
Io ho sempre pensato all'istinto di sopravvivenza invece tu parli di io, giusto? Faccio fatica a seguirti
Tu dici che è colpa della mente, in effetti è lei che tenta di controllare tutto anche ciò che non è di sua competenza come reggersi in piedi, camminare, correre.....certe cose però come volare in aereo o andare in nave escono dall'essere prerogativa del corpo no? Infatti tu non ne hai paura se non sbaglio, io invece, non ho paura del volare ma del fatto che essendo un mezzo meccanico potrebbe rompersi...(perchè mi piace tantissimo quando sono in volo ma l'atterraggio e il decollo sono sempre adrenalinici per me.)
Poi sono nata in pianura e credo che questo conti sull'avere paura di certe cose, poi ok ci possiamo mettere anche le esperienze negative avute da bambini, ma il fatto di non essere cresciuti con un bagaglio di quel tipo, che hanno ad esempio le persone che nascono e crescono in quei luoghi credo che faccia la differenza.
Io avevo 32/33 anni la prima volta che sono salita su un aereo mentre per la maggior parte dei bambini di oggi prende l'aereo ancora prima di essere andato a scuola. Questo fa diventare normael qualcosa che per me non è. E secondo me vale per tutto.
Chiaro poi che se tutti i giorni per lavoro per obbligo dovessi fare un ponte tibetano due volte al dì immagino che dopo un anno non avrei più paure di sorta perchè diventerebbe normale. (perchè la routines fa annoiare la mente e la spinge a pensare ad altro?)
Come c'è chi non riesce a prendere il metrò o che si sente soffocare sotto terra, io non ho problemi ma ho avuto quasi un attacco di panico entrando in una grotta a non so quanti metri sotto terra ma perchè la mente è corsa a: oddio e se sprofonda tutto quello che abbiamo sopra la testa? E lì è stato un nano secondo e non respiravo più e ho dovuto prendere le gocce....
anche qui è stato il controllo la mente appena ha avuto il sentore che non poteva controllare la situazione è andata in panico...

Mi domando se il fare e rifare fa perdere alla mente il controllo nel senso che lo da per scontato e non ci bada più?


Ma l'istinto di sopravvivenza ci preserva e la mente ci terrorizza?
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