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Vecchio 18-03-2009, 10.27.52   #3
dafne
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Originalmente inviato da filoumenanike Visualizza messaggio
una casa vuota da quattro anni, i suoi occupanti morti perchè ormai anziani, nulla è cambiato il tempo si è bloccato, ha congelato le parole, i pianti, le risa dei bimbi, tutto è lì presente in quella cucina antica con piatti del primo novecento, le tendine coi merletti, la televisione, un caminetto con il rame, le tenaglie che aspettano di essere usate.
la sala, luogo di riunione di tutta la famiglia, un pò impolverata ma con lo stesso odore di allora, bicchieri di cristallo, soprammobili, poltrone con l'impronta di chi era solito sedervi, la camera antica, di legno scuro, specchi e toeletta, cristo appeso alla parete, santini nei comodini e foto vecchie consumate dal tempo, volti sconosciuti di parenti mai conosciuti, e le voci, i pianti sommessi, le sofferenze, il respiro affannoso delle ultime ore, tutto è racchiuso lì, in quelle stanze senza sole...sono uscita ho chiuso piano la porta, non volevo dare fastidio, lì la vita era passata.
come si fa a chiudere la porta che ci unisce al passato in silenzio, senza strepiti, senza i morsi del pianto?

Non si può Filo, bisogna entrare in casa,gridare e piangere può servire a non scappare a gambe levate, aprire le finestre, buttare quello che non serve e ripulire. Poi magari scopri che ci vuoi vivere in quella casa, che c'è del buono che ti serve e non c'è più quello che angoscia.

Qualcuno opta per la vendita della casa senza farci niente ma poi l'immagine gli rimane e ne diventa schiavo.

C'è una bella discussione in forum sul scegliere che comporta rinunciare

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