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Vecchio 15-09-2006, 22.57.13   #1
ellebi111
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Predefinito I frattali e l'autodeterminazione

E' da qualche tempo che rimugino su una frase dettami da due persone che considero autorevoli e che praticamente mi hanno posto di fronte ad un prolema dandomi una soluzione inaudita. Volevo proporre una visione diversa delle questione, diciamo 'a modo mio', sperando di non far trasecolare gli anziani.... Sarò noioso all'inizio, polemico nel mezzo, sopportatemi così! ah potete evitare le formle, ma vi prego di leggere le spiegazioni allegate.

Prima di tutto vorrei parlare dei frattali, o meglio della matematica frattale e di alcune conseguenze da essa derivanti.

I frattali sono figure geometriche caratterizzate dal ripetersi sino all'infinito di uno stesso motivo su scala sempre più ridotta. Questa è la definizione più intuitiva che si possa dare: l'atteggiamento corrente è quello di considerare frattale un insieme F che abbia proprietà simili alle quattro elencate qui di seguito:

1) Autosimilarità: F è unione di un numero di parti che, ingrandite di un certo fattore, riproducono tutto F; in altri termini F è unione di copie di se stesso a scale differenti

2) Struttura fine: F rivela dettagli ad ogni ingrandimento, all'infinito

3) Irregolarità: F non si può descrivere come luogo di punti che soddisfano semplici condizioni geometriche o analitiche. (la funzione è ricorsiva: F = {Z | Z = f(f(f(...)))}

4) Dimensioni di autosimilarità > della dimensione topologica
La caratteristica di queste figure, caratteristica dalla quale deriva il loro nome, è che, sebbene esse possano essere rappresentate (se non si pretende di rappresentare infinite iterazioni, cioè trasformazioni per le quali si conserva il particolare motivo geometrico) in uno spazio convenzionale a due o tre dimensioni, la loro dimensione non è intera. In effetti la lunghezza di un frattale "piano" non può essere misurata definitamene, ma dipende strettamente dal numero di iterazioni al quale si sottopone la figura iniziale, visto che ogni interazione successiva aggiunge pezzi alla figura allungandone di fatto il perimetro.

Le immagini che si possono vedere allegate sono ottenute con funzioni matematiche semplicissime, con pochissimi parametri. Interessante è che una minima variazione di un qualunque parametro porta a variazioni enormi dopo un numero sufficente di approsimazioni nelle immagini ottenute.
Noi non possiamo sapere come sarà la configurazione finale del sistema a infinite iterazioni, ma sapremmo benissimo come calcolarla; è una situazione simile a quella del fisico classico che conosce perfettamente come si muove un corpo, anche considerando attriti, campi elettromagnetici dell'ambiente e del corpo stesso e tutti gli altri possibili elementi perturbatori, ma non sa il vero valore di p. Probabilmente i suoi calcoli saranno accurati a sufficienza per ogni tipo di applicazione pratica possibile e immaginabile, ma non potrebbe prevedere deterministicamente la situazione del sistema dopo un tempo infinito.

ho allegato delle immagini, la prime tre sono la stessa funzione a diversi livelli di ingrandimento, quelle verdi sono una semplicissima funzione matematica che ottiene un risultao molto naturale...
Cosa centra questo post con l'autodeterminazione e con la spiritualità?
La corda dell'arco deve essere ben tesa prima di scoccare la freccia ed il buon tiratore si prende il tempo necessario.....
Immagini allegate
     
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