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Vecchio 18-09-2006, 10.08.22   #8
Ray
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Sta cosa del frattale alla base della struttura dell'universo ci sta anche.

Le varie tradizioni e coloro che hanno, o dicono di aver, raggiunto alti gradi di consapevolezza, concordano nel sostenere l'illusorietà della diversità e della separazione, in favore di un tutt'uno sempre riproducente se stesso.

Se siamo in UN frattale allora siamo IL frattale. Se guardiamo la felce notiamo come le possibili divisioni sono del tutto arbitrarie. Dalle proprietà del frattale si evince che qualsiasi parte di esso, indipendentemente dalle sue dimensioni, riproduca la forma del tutto e contenga la stessa forma un numero indefinito di volte.

Ne segue che noi microcosmo, la cui separazione dal resto è solo arbitraria, conteniamo tutto quello che contiene qualsiasi altro microcosmo. Inoltre siamo simili al frattale intero (immagine e somiglianza...) e quello che conteniamo è altrettanto infinito di quello che contiene sia ogni singola parte che il tutto.

A questo punto l'algoritmo che determina un microcosmo è lo stesso che determina il tutto. Infatti viene detto che chi conosce se stesso conosce il tutto.

In più possiamo dire che, se l'algoritmo è la Legge, tutto si sviluppa indefinitamente in conformità di Essa. Quindi qualsiasi parte del tutto e anche il tutto stesso sottostà a questa legge che, oltre a determinarlo, ne consente l'esistenza e lo sviluppo.

Ora, dato che stiamo giocando a complicare le cose, complichiamole ancora di più. Se l'esistenza dell'algoritmo si deve alla determinazione del Programmatore, nulla toglie che detta determinazione sia riprodotta nell'algoritmo stesso... anzi, la stessa Legge la rende possibile, ne permette lo sviluppo e la contiene. Quindi la determinazione, pur sottostando alla Legge che ne permette l'esistenza, si sviluppa e si riproduce man mano che si sviluppa il frattale (manifestazione)... infatti viene detto che lo Sviluppo dell'Uomo deve avvenire in conformità delle Leggi e che al di fuori di Esse nulla è possibile.

Prima ho detto che nulla toglie che la determinazione sia presente nell'algoritmo... ma in realtà, se si guarda bene, il fatto che essa sia presente è condizione necessaria. Qui il passaggio non è immediato a capirsi ne a spiegarsi... io ci provo.
Se il Programmatore riproduce se stesso mediante la struttura (algoritmo) egli dovrà riprodurre ogni sua possibilità... quindi necessariamente anche la sua determinazione. Se non fosse presente in noi una possibilità di determinazione essa non sarebbe presente neanche nel Programmatore. Poi, che le effettive dimensioni di questa determinazione siano proporzionali alla parte di frattale presa in considerazione mi pare evidente.

Altra cosetta... la consapevolezza. Dato che la crescita spirituale è vista come un aumento della consapevolezza, potremmo usare questo gioco del frattale in questo modo. Indipendentemente da quanto piccola sia la parte del frattale, dato che esso contiene un tutto, diventandone via via consapevole, diventa via via consapevole di tutto il frattale... fino al Programmatore...
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