Discussione: Paura di essere felici
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Vecchio 01-06-2011, 21.31.25   #15
Telemaco
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Se parliamo di felicità dobbiamo chiarirci prima cosa intendiamo con questo termine.
Le parole sono simboli a cui ognuno da un proprio valore (repetita juvant)
Se per felicità intendiamo "quel" particolare stato d'animo a cui il termine si riferisce (inutile aggiungere altre definizioni) tutti , chi più chi meno, lo abbiamo vissuto.
Ma questo stato è un evento transitorio, mai continuo, alternato a momenti di non felicità.
Senza tenere conto che senza il suo opposto (l'infelicità) la felicità non sarebbe nemmeno immaginabile.
Qualunque cosa noi proviamo non possiamo comprenderla senza assaporarne l’ opposto.
Comprendere questo è già una grande conquista verso l'accettazione e la comprensione della realtà.
Nessuno può essere esentato dal provare questa condizione alternante.

Il vero problema nasce invece quando cerchiamo la felicità eterna, duratura, definitiva.
Quella tanto cara ai ricercatori spirituali.
Una cosa così infatti non esiste in natura, esiste solo nella nostra fantasia, per questo è illusoria e causa di sofferenza e insoddisfazione.
Uno stato di perenne felicità, come uno stato di perenne sofferenza, sarebbe insopportabile per il corpo, in quanto distruggerebbe la sensibilità del sistema nervoso.

E' il nostro pensiero viziato e condizionato, che non è un pensiero individuale, ma di tutta l'umanità, che ci impedisce di ritrovare il nostro equilibrio originale.
Nel nostro stato naturale, quello dell'incanto del neonato, che non sa distinguere tra bene e male, tra bello e brutto, accetteremmo ciò che è per quello che è, senza giudizio e senza morale, dove felicità e infelicità non avrebbero alcun senso.

E’ quando veniamo a contatto con tutto quello che il pensiero umano ha teorizzato prima di noi che inizia il problema.
Ci hanno illuso che possa esistere una felicità duratura, ma qui in questa vita è pura illusione e non c’è niente che possiamo fare per cambiare questa situazione.
Rincorrere la felicità è un modo certo per non trovarla mai, come cercare di agguantare la propria ombra o di raggiungere l’orizzonte.
La felicità totale a cui tutti anelano non esiste, basta essere onesti con sè stessi per comprenderlo. Non ci sono metodi, né filosofie per raggiungerla.
Per questo abbiamo spostato l’obiettivo in un’altra vita, nell’adilà, nel paradiso eterno, nel nirvana…
La vera libertà sarebbe liberarsi da tutte queste illusioni e vivere nell’accettazione di ciò che è per quello che è.
Il problema della felicità, esiste solo perché ce lo poniamo, quindi basta non porsi il problema….
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