Discussione: Fratelli Coltelli
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Vecchio 24-02-2009, 00.05.37   #2
Sole
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Originalmente inviato da nikelise Visualizza messaggio
Da Caino ed Abele in poi il rapporto tra fratelli e' sempre difficilissimo:
E' vera ,credo , la frase di Uno che copio ma con quali limiti:

''d'altro canto è pure vergognoso l'accanimento che mostrano certi genitori che stanno li a diventar matti per pensare a come anche da morti continuare a preferire un figlio/a piuttosto che un'altro/a, magari adducendo mille giustificazioni sul presunto comportamento diverso dei figli, quando questo comportamento lo hanno provocato e voluto spesso fin da tenere età.
Poi ci sono fratelli e sorelle che a differenza di Caino gli manca solo il coltello (o era un sasso? Beh è lo stesso)

I genitori spesso sbagliano qualcosa nel trattare due figl
che siano due maschi o un maschio ed una femmina o viceversa.
Cosa di solito sbagliano?
Poi , e' proprio tutta colpa dei genitori , quest'acredine di un fratello nei confronti dell'altro .
Puo' davvero incidere cosi' tanto da segnare l'intera esistenza (da giovani posso capire ma dopo una certa eta'.... basta io dico) , il comportamento diverso di un genitore nei confronti di 2 figli?
Io sarei nella situazione del fratello preferito cosa che nego cosi' come lo negano i miei genitori , in buona fede ne sono sicuro.
Tuttavia mi piacerebbe capire questi meccanismi per capire il mio Abele o il mio Caino .
PROVIAMO Uno , so che questo argomento ti sta a cuore , mi spieghi o mi spiegate ?
Credo proprio di si. E ' da piccoli piccoli che si formano le prime impressioni, le prime socializzazioni e se un bambino percepisce differenza di comportamento nei genitori, soprattutto nella mamma, perchè lo percepisce chi lo subisce e non chi ne ha un vantaggio che non si pone il problema, sarà messo nella condizione di doversi difendere anche se inconsciamente.
Iniziano a verificarsi degli ingranaggi subdoli tra i fratelli. Chi ha il favoritismo si lascia convincere che l'altro è geloso e l'altro che non è geloso ma soffre inizia a pensare di non valere il bene dei genitori. Così si innesca una serie di reazioni a catena che da grandi è davvero difficile da sciogliere e monterà l'armatura dell'adulto. No, da grandi è ancora più difficile smettere fintanto che nessuno non voglia vedere l'altrui punto di vista..
Si, i genitori in quanto esseri umani hanno preferenze, non è una colpa è una condizione naturale anche se l'ottimale sarebbe trattare ogni individuo a seconda del proprio essere, indole, ma presupporrebbe che i genitori siano in grado di discernere loro stessi e poi i figli, sappiamo che non è così. I genitori sono fallibili e in quanto tali fanno danni enormi anche preferendo un figlio e mentendo al mondo dicendo che non è vero.
E' illuminante e rassicurante domandare a chi è vissuto vicino alla famiglia cosa vedeva, ci sono spesso delle sorprese.
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Se non sarò me stesso chi lo sarà per me? E se non ora, quando?
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