Discussione: Mutus Liber (Alchimia)
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Vecchio 26-04-2006, 21.28.10   #9
Kermes
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Data registrazione: 24-04-2006
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Salve, c'è nessuno? No? Bene!! Così posso mettrmi in cattedra!

Scherzo naturalmente, vorrei solo approfondire un po' il discorso intorno alla quarta tavola del Mutus Liber che a quanto sembra incita alla raccolta della "rugiada"senza la quale l'Opera filosofica non può essre portata a termine.

Rimirando la stampa sebra che l'attività a cui si dedicano i due personaggi sia effettivamente questa, e ci viene data inoltre l'indicazione sui tempi in cui tale lavoro debba essere svolto, ma ad un esame più approfondito, si notano alcune cose: se la raccolta deve essere effettuata in primavera, perchè appaiono solo un ariete ed un toro? Se vogliamo agganciarci al simbolismo astrologico, tale coppia dovrebbe essere affiancata anche dai gemelli, in un modo o nell'altro. Poi salta all'occhio la disposizione dei personaggi: sole-ariete-uomo, luna-toro-donna, si intravede inoltre sulla destra un campanile sormontato da una croce di Lorena, simbolo della cenere. Senza voler approfondire i simbolismi, non ne uscirei più, vorrei suggerire di porre l'attenzione sulla coppia zolfo (uomo), mercurio (donna), cenere (in cui sono nascosti ambedue). Ipotesi suffragata da un altro lavoro: il quadro intitolato "et in arcadia ego"(ma guarda un po') del Guercino, da non confondersi con quello dallo stesso titolo di Poussin che ci manderebbe dritti a Rennes le Chateau e buonanotte. Nel quadro del Guercino notiamo che la scena si svolge al buio, vicino ad una pietra più o meno cubica, un teschio appoggiato in terra, sopra c'è un albero con un rapace notturno e dall'altra parte una pietra in ombra (nera) dietro cui sembrano sorgere due pastori, uno vestito di bianco e l'altro di rosso con ancora dei particolari bianchi. Non vi fa venire in mente nulla? Evidentemente Guercino deve aver conosciuto il quadro di Poussin e per far capire di aver capito ha fatto il suo dipinto cercando nei limiti della Tradizione di svelare quel che aveva compreso e quindi dire ehi! faccio parte anch'io della banda!

Detto questo, sparo la sentenza: vuoi vedere che la rugiada non c'entra niente? Simboli a parte, anni fa, io ed altri decidemmo di raccoglierla, nei tempi e nei modi prescritti, e se pure fu difficile spiegare alle forze dell'ordine, non so come intervenute, cosa ci facevano sei o sette deficienti in un campo di fieno alle tre di notte a trenta Km dal paese più vicino, bagnati fino al midollo, che si tiravano dietro asciugamani di spugna lunghi 10 metri, riuscimmo comunque a trattarne nella maniera canonica circa 50 litri e dopo parecchie settimane insonni ci si ritrovò con uno spirito composto per la maggior parte di ammoniaca.

Quindi, la rugiada o "flos coeli" o manna o meglio ancora lo Spirito di vino (o Spirito Divino?) è certamente un componente indispensabile, ma non facciamoci fuorviare.

Credo di aver fatto ancora più confusione, per cui la pianto qui, a meno che qualcuno non voglia andare avanti.
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