Discussione: Fratelli Coltelli
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Vecchio 26-02-2009, 20.02.23   #50
Ray
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
E io che pensavo di aver detto proprio questo , e cioè che i figli non vanno scaricati fuori dopo un x tempo ma devono essere muniti di strumenti per farcela e il genitore deve comunque esserci, seppur a distanza (la metafora dello sbucciarsi il ginocchio) e non lasciarli totalmente in balia della vita.

Ecco forse è quella resistenza a "lasciarli in balìa della vita" a fare la differenza, forse questo attrito mi mostra la mia tendenza comunque a star addosso, mentre se ben capisco qui si presuppone che un genitore se ne stia completamente fuori.

Posso dire che la sento come una mostruosità?
..dipenderà dalla mia mancanza di indipendenza presumo...Forse anche per quel discorso dell'indifferenza che confondo col non sentirsi dire quello che si vuol sentirsi dire, forse perchè cuccandomi la sindrome dell'abbandono non riesco a pensare alla sofferenza dei miei figli senza intervento alcuno da parte mia (proiezione della mia soffernza?)...

com'è complicato
Esatto. E' facile raccontarsi che si sta ancora fornendo ai figli gli strumenti a loro indispensabili prima di poterli lasciare andare, mentre magari hanno trent'anni o più e la realtà è che si fa di tutto per trattenerli, accertandosi che quelli strumenti non li abbiano o che non possano usarli.
La maggiore età (che sia 18 o 21 o che) era il corrispondente nel macro di quel che doveva essere nel micro e quindi, dato che sei adulto e i genitori ti han dato gli strumenti e bla bla, anche io società te li do e puoi votare, guidare e balle varie.
Al giorno d'oggi è forma vuota sta cosa.

Per le proiezioni hai ragione a mio avviso... il guaio è che è un meccanismo talmente generalizzato da venire per lo più giustificato, quando non addirittura difeso facendolo passare per sacrosanto.
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