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Vecchio 14-06-2008, 01.08.54   #159
Uno
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No Astral, i preservativi sono nati per il controllo delle nascite, i primi erano in budello di capra o animali simili. Poi, praticamente dagli anni 80 con l'inizio dell'aids si iniziarono campagne per il loro uso anche come sicurezza contro le malattie, prima forse era cosa limitata a persone più attente in tal senso.

Ok ho cercato io per primo dove la Chiesa parla della non sicurezza del preservativo (io non lo avevo sentito), è vero... ma non si può citare solo un pezzo...

Copio alcuni dati estrapolati da varie fonti
Citazione:
Non lo dice solo la Chiesa, ma anche l'OMS (organo mondiale della sanità)
Il condom ha percentuali consistenti di insuccesso contro l'Aids: si parla, mediamente, del 10-15 per cento di inefficacia. La stessa Ippf (International planned parenthood federation) fornisce percentuali di insuccesso ancora più alte…

In ambiente scientifico, si riconosce apertamente che i preservativi non sono affatto sicuri al cento per cento: si parla, mediamente, del 10-15 per cento di inefficacia, perché i virus da Aids sono molto più 'filtranti' (in grado di attraversare) che non lo sperma.

la stessa Organizzazione mondiale della sanità, secondo la quale un uso coerente e corretto del condom riduce del 90 per cento il rischio dell'infezione da Hiv, ma non elimina quel rischio.

ci sono studi che dimostrano che i casi di Hiv/Aids sono aumentati con l'aumento della distribuzione dei condom

i cardinali Carlo Maria Martini, il belga Godfried Danneels, lo svizzero Georges Cottier, ex teologo della Casa Pontificia, l'inglese Cormac Murphy ÒConnor o il vescovo sudafricano Kevin Dowling - hanno guardato all'uso del condom come al «male minore», se esso impedisce il contagio mortale dell'Hiv, fermo restando che per la Chiesa la via migliore rimane la castità.

Martini aveva affermato nell'aprile scorso in un articolo sull'Espresso che «lo sposo affetto dall'Aids è obbligato a proteggere l'altro partner e questi pure deve potersi proteggere»

Danneels, altra voce dialogante in tema di morale sessuale, aveva spiegato che «se permette la protezione della vita il preservativo non ha un rilievo solo sessuale. Se un uomo malato di Aids obbliga una donna ad avere relazioni sessuali, lei deve poter imporre il preservativo, altrimenti si aggiunge un altro peccato, l'omicidio»
Li ho presi un pò a caso, ma basta fare una ricerca per vedere che sono tutti sullo stesso tenore. La Chiesa non è cieca, da una parte ti dice di non pensare che con il preservativo ti salvi dalle malattie... ma lo fa dopo aver richiesto studi scientifici, dall'altra in alcuni casi apre, anche se sono interpretazioni di singoli che vogliono proprio andare incontro ai sensi di colpa e non alimentarli... perchè alla fine il pensiero di Giovanni Paolo 2° (e si Nike mi è capitato pure questo, ed in una sola frase è un pò diverso da quello che hai interpretato tu)
è chiaro
Citazione:
il punto 30 dell'esortazione apostolica «Familiaris consortio», emanata da Giovanni Paolo II nel novembre 1981: «Dice - ha spiegato - che ogni atto coniugale deve essere aperto alla vita
aperto alla vita, non a preservarla dalla venuta


Però il fatto di fondo è che ognuno è libero a casa sua (o dove non incorre in sanzioni) di fare sessualmente quello che vuole, non capisco perchè si voglia l'approvazione (non mi riferisco a te Astral).
Uno non è connesso