Discussione: I rapporti e lo spazio
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Vecchio 15-01-2011, 22.08.51   #6
nikelise
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Originalmente inviato da dafne Visualizza messaggio
Devo cercare di segnarmi questa cosa che, assieme ad altro, è frutto di qualche scambio di parole con mio padre.

Mi raccontava dei miti e di come esistano secondo lui rapporti precisi tra mitologia ed astronomia e matematica, rapporti che esulano dalla componente religiosa.
Eh bon, cercherò di spiegarmi ma ho un insieme di micro informazioni che devo iniziare a smistare.

Parlavamo della matematica, sostiene da giorni che nella scuola la insegnano male, la insegnano (in sisntesi) come un concetto astratto mentre per capire i numeri bisogna poterli ricondurre a qualcosa di concreto.

Parlando della precessione stasera e del collegamento con la mitologia (non solo per la precessione ma da qui è scattata la campanella) mi dice che per me (che non sò la matematica n.d.r.) capire la precessione è un bel problema ( e in effetti..) perchè vedo fermo qualcosa che si muove e mosso qualcosa che è fermo. ...intendendo che ciò che per me è fermo, il cielo, si muove.. lui me lo diceva perchè bisogna sapere qual'era la mentalità che ha generato i miti per capire come guardare le cose..
non sò ancora bene perchè ma quel "vedi fermo qualcosa che si muove" mi ha colpito moltissimo e anche il resto anche se mi ha detto tante cose e mi si sono accavallate tutte.

Poi ho una parte di me, nel discorso di precessione e calendario,che si chiede perchè, perchè l'uomo da sempre ha avuto questa necessità di dividere il tempo, ok l'agricoltura ma un calendario così preciso...tanto da dover calcolare il margine d'errore (anno bisestile) cosa che facevano anche i Maya....perchè?
E quali erano i punti di riferimento, un calendario presuppone un ciclo, quindi una fine che coincide col nuovo inizio. Come sappiamo esattamente quando coincidono e se coincidono sempre e a cosa ci serve, davvero, calendarizzare il nostro tempo?

Qui in mezzo a discorsi più o meno lunghi su cotangenti ecc ho realizzato un concetto che è banale come l'acqua calda del rubinetto ma che per me era pura astrazione. Il discorso dei rapporti.
Infantilmente mi chiedevo come diamine potessero sapere con precisione quale fosse il diametro della Terra, adesso abbiamo i satelliti ma prima di allora come facevano a misurarla con certezza?
Delle volte ho immaginato gli omini in viaggio col metro, tipo pubblicità dei rotoloni..

Stasera mentre un paio di neuroncini cercavano di riprendere i calcoli fatti l'altra sera su rapporti di raggio e base del triangolo isoscele (gli altri sono ancora in traumatologia ) mi sono resa conto che non c'è nessun bisogno di misurare il diametro reale della Terra se ho anche solo una delle cifre del rapporto.
Razionalmete non sò che vuol dire, non lo sò spiegare, ma intuitivamente ho capito che se ho un rapporto ho anche le misure..vabbeh..anche avere l'unità di misura serve...cmq il concetto era se ho il piccolo ho anche il grande...magari è un'associazione pirla ma intanto me la tengo e me la osservo.

Intanto questo, poi altre cose anche su argomentazioni totalmente diverse meriterebbero un post, credo di avere una fonte nuova da cui attingere e intendo usarla

Ps
Ovviamente i commenti e/o correzioni o espansioni sono graditissime
Complimenti Daf bel post davvero !!
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