Discussione: Imitato e imitatore
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Vecchio 17-09-2007, 10.04.04   #7
RedWitch
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Provo un esempio banale, per vedere se mi avvicino al significato del discorso che non mi è molto chiaro..

Mettiamo che un gruppo di persone provenienti da diverse regioni italiane inizino a frequentarsi e che una di queste usi un'inflessione dialettale tipica della sua provenienza geografica.. che questa inflessione sia simpatica e che tutti gli altri inizino ad usarla. Arriva una persona nuova nel gruppo.
Sente tutti usare quell'inflessione dialettale ed in inizia ad usarla ... ecco questa persona, non puo' sapere da dove arrivi, quale sia la persona che l'ha usata per prima e con quale significato, a meno che non si prenda la briga di capirlo, di cercare da dove viene e capire chi l'ha tramandata per primo... e a quel punto di decidere se usarla o meno, comprendendone il senso.

Nel primo caso, resta imitazione da uomo a uomo, una "brutta copia" diciamo...nel secondo, si va alla fonte e pur imitando, riusciamo a fare nostro qul determinato modo di dire.. o concetto .. o altro...

Cercare la fonte di ciò che imitiamo forse è una chiave.....altrimenti resta la brutta copia di quello che vediamo/sentiamo in giro..
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