Discussione: Imitato e imitatore
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Vecchio 17-09-2007, 22.25.35   #13
Kael
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La differenza fra il copiare e l'imitare credo sia venuta abbastanza bene fuori. Se copio un gatto mi metterò a muovere la faccia per terra a destra e a sinistra, senza saperne bene il perchè, e agli occhi degli altri probabilmente sembrerò veramente un gatto. Se invece imito un gatto, mi accovaccerò al suolo e mi metterò ad annusare attentamente per riconoscere gli odori familiari e quelli invece nuovi... Non solo, ma potrò farlo anche senza mettermi faccia a terra... starò imitando un gatto anche se annuso stando in piedi, o seduto. Lo imito proprio per il fatto di usare l'olfatto come mezzo per conoscere l'ambiente circostante, senza per questo dovermi mettere nella sua posizione a 4 zampe, visto che essendo umano ho un corpo differente dal suo...

Infatti come ha detto Uno:
Citazione:
Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
imitare è saper riconoscere ciò che è prima della forma e concretizzarlo in una maniera individuale.
Quindi, per quanto riguarda il Cristo, penso sia credenza diffusa che per imitarlo bisogna per forza farsi crescere barba e capelli, possibilimente indossando una tunica bianca...
Il Cristo, se dovesse manifestarsi ai giorni nostri, userebbe sicuramente una forma diversa da quella che ha dovuto assumere due mila anni fa, quando usi, costumi, modi di vivere e tutto il resto erano ben diversi da adesso...
Per imitare il Cristo dunque, bisogna risalire all'archetipo Cristo, all'essenza Cristo, e poi cercare ognuno di manifestarla in base a quello che è...
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