Discussione: Sahaja yoga
Visualizza messaggio singolo
Vecchio 24-09-2007, 13.13.27   #1
Sole
Conosce ogni vicolo
 
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 5,653
Predefinito Sahaja yoga

Sabato pomeriggio ho fatto l'esperienza di una nuova tecnica yoga chiamata Sahaja Yoga.
Sri Mataji Nirmala Devi è la "creatrice" di questa tecnica che permette, a quanto pare, una completa realizzazione del Se. Dichiaratamente questa tecnica non implica nessuno sforzo se non fosse quello di meditare come insegnano; tale meditazione tende a risvegliare la kundalini che loro traducono dal sanscrito come la forza arrotolata (io sapevo volesse dire kunda=fuoco, ma può benissimo essere che abbia diversi significati e nessuno esclude l'altro).
Questa conferenza era in contemporanea in molti paesi europei nelle principali città, si svolgeva nei loro centri ed era del tutto gratuita.
Sono andata cercando al massimo che potevo di non giudicare, liberando la mente da pregudizi e cercando di ascoltare il più che potevo. Allo stesso tempo però avevo una gran paura di essere condizionata, vista la scorsa esperienza con il reiki
Devo dire che sabato è stata un'esperienza utilissima. Osservavo in me la paura di essere suggestionata e come questa sparisse, o meglio più che sparisse divenisse meno potente quando prendevo presenza di me. Mi aprivo all'ascolto, diversamente ero chiusa.
Questa tecnica consiste nel non fare nessun tipo di sforzo, la filosofia dice che l'uomo può guarire semplicemente riequilibrando i chakra facendo meditazione e riattivando la kundalini che da sola guarisce. Di suo l'uomo deve solo meditare e cercare di eliminare i pensieri e la mente. Altro non serve.
Onestamente ho provato compassione, e grande triestezza misto a rabbia... perchè questo vuol dire addormentare il più possibile le persone, cercare di mantenere la coscienza del mondo ad un livelo di sonno credendo di esser svegli. Ho faticato un pochino prima di dire a me stessa: è la loro esperienza.
Mi han colpito due cose del discorso. La prima questa frase: la kundalini è l'unica forza che può risvegliare il se; la seconda: l'uomo deve conoscere se stesso altrimenti non può realizzarsi. Non erano precisamente così vi riporto il senso..
Per la prima frase credere che ci sia solo una via preclude alla ricerca/scoperta di se stessi, sarebbe forse più opportuno dire che la via che si è scelti per se stessi. La seconda.. se non c'è uno sforzo e lasciamo che faccia tutto la madre kunda come può l'uomo conoscersi?
Ancora una volta ho dovuto constatare che l'uomo occidentale traduce e mal capisce il concetti più importanti della filosofia indiana, cercando le vie più comode.
Quando Gurdijeff parlava della Kundalini la definiva come qualcosa che faceva vivere l'uomo in uno stato immaginario. Questo potrebbe essere uno dei motivi.. credere che l'uomo sia libero SOLO attraverso qualcosa che non è meditazione e che chiamano così (abbiamo fatto un esercizio con loro ed era concentrazione, forse in un punto espansione.. ) senza compiere alcun sforzo. I chakra, dicevano, funzionano male e si ammalano la kunda li cura. Beh io direi che non basta. I chakra mettiamoli da parte e cerchiamo di capire cosa sia che ci fa ammalare ricercando in noi stessi e poi la kunda se deve si attiverà da sola perchè troverà la strada.

Cmq a parte i commenti del tutto personali questa esperienza mi ha aperto a me stessa in un punto che sapevo mi dominava tanto.
In genere da queste cose mi facevo risucchiare, assorbire perchè temevo che mi assorbissero. La stessa paura mi faceva stancare.. gli lasciavo pezzi di me. rimanendo concentrati su se stessi, restando in un punto del proprio essere, che sia il cuore il corpo la mente, non ci si chiude ma ci si apre all'ascolto e nello stesso tempo non si lascia in giro niente... bon, quasi niente.

beh si lo so, l'acqua calda per molti, ma per me una gran conquista.
Sole non è connesso