Discussione: Il caso e la fortuna
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Vecchio 06-02-2009, 00.11.55   #10
Ray
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Il caso inteso come origine del destino non esiste, tutto nell'universo è una catena di cause ed effetto, però il caso esiste come un orizzonte sulla nostra visione della causalità e ciò che arriva da dietro il caso ai nostri occhi può assumere la valenza di fortuna o sfortuna a seconda di come ci sembra che ci favorisca o sfavorisca.
Intesa così (non ho mai sentito spiegazione migliore), il caso è soggettivo, diverso per ciascuno, ed è prodotto dalla limitatezza del singolo di considerare la causalità... che poi è come dire di conoscere.
Ne segue che la soglia del cso può variare al variare del livello di conoscenza dell'individuo... quindi pur esistendo di fatto, in realtà non esiste, o meglio ha un'esistenza labile, tendente alla sparizione nell'ipotetico limite della conoscenza raggiunta.
Questo concorda anche con il significato etimologico della parola... che poi è anche significato attuale: vuol dire "caduto" (che poi si dice dei casi latini o tedeschi, o di una parola che "cade" in un certo modo)... ciò che viene da oltre la soglia della causalità (per noi) "cade" in un modo o nell'altro e questo apre ad interpretazioni ancor più soggettive come fortuna e sfortuna. Dico ancor più soggettive perchè di livello inferiore, dato che la stessa cosa che posso considerare caso sia oggi che domani, oggi magari la chiamo caso sfortunato e domani, col senno di poi, caso fortunato.
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