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Vecchio 05-05-2010, 19.54.32   #15
Ray
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Originalmente inviato da Uno Visualizza messaggio
Io decido di entrare in politica. (esempio eh, non vi preoccupate)
Metto su un partito, raggruppo gente.
Ci presentiamo alle votazioni.
Ci va bene e otteniamo qualche seggio, ci va male, diventiamo popolari alla grande etc... le possibilità sono infinite
Comunque iniziamo a frequentare la politica....

Le legislature e le votazioni si susseguono comunque nel bene e nel male ci siamo.... presentiamo le liste tra quelli che riteniamo degni, tra quelli che abbiamo a disposizione preparati etc... sono beati cavoli nostri e di chi ci sostiene.

Ginetto è attirato dalle nostre idee fin dall'adolescenza? Inizia a frequentare le sezioni di partito, è un attivista?
Si dimostra capace nel tempo o comunque ci fa comodo per la nostra politica, lo facciamo avanzare nel partito, magari lo presentiamo alle liste.

Mario se ne sta al bar o dietro una scrivania a digitare ed inveire contro tutti quelli sporchi, giudica e condanna ma non alza una paglia? Perchè dovrei candidare nella lista del mio partito lui?

Oppure perchè la gente dovrebbe eleggere uno che mai visto e conosciuto si presenta con una propria lista e magari è uno psicopatico?
Se lo fa è democrazia e a me sta bene.
Ma è normale che la gente vada sul conosciuto, che sia vero conosciuto o solo parvenza questo sta all'individuo deciderlo
Lo sconosciuto potrebbe essere migliore di quelli che ci sono, bene... se non è conosciuto e vuole fare politica si dia da fare, si faccia conoscere.

I sistemi democratici moderni non sono la perfezione, ma sono democratici, pure troppo per quello che ci meritiamo, è facile parlare e magari aspettare che qualcuno venga a casa a chiederci cosa ci piacerebbe.


Concordo su questo e in genere sui meccanismi che descrivi. Il titolo del tread però poneva un'altra questione, ossia quanti rappresentanti siano necessari per garantire una democrazia, cosa che solo in parte è connessa con quanti sono necessari a fare un certo lavoro, dato che potrebbe anche trattarsi di figure diverse.

E' chiaro che, per il princicpio democratico la percentuale di rappresentanti di un determinato movimento deve rispecchiare meglio possibile la percentuale di sostegno popolare di quel dato movimento. Questo però dice poco sul numero necessario.
Chiaro che più alto è questo numero meno la percentuale rispecchiata sarà approssimata (se devo rispecchire il 32% ad esempio, se ho tre rappresentanti ne dovrò mettere 3, che però è il 33%, se ne ho cento posso metterne 32... so che le cose nella realtà sono più complesse di così, era per mostrare il meccanismo), ma è anche chiaro che più aumenta il numero totale dei rappresentanti più lente e difficoltose saranno le decisioni da prendere. Si suppone però che siano migliori.

Si deve quindi cercare un equilibrio, un compromesso con entrambe le istanze (velocità di esecuzione e rappresentatività delle percentuali)... inoltre non sono solo queste due da tenere in considerazione credo.

Come si potrebbe stabilire un numero sensato? Anzi, dato che non lo so, come è stabilito quello attuale?
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