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Vecchio 16-03-2009, 00.40.15   #7
dafne
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Originalmente inviato da RedWitch Visualizza messaggio
Credo che quando (e se) ci saremo frantumate in mille pezzi Daf, quel che ne verrà fuori sarà qualcosa di ben più grande che "un' immagine"
Non ho mai visto nessuno da quando sono qui con il coraggio di esporsi pubblicamente che hai tu.. buon proseguimento di Lavoro
mmmm....Non so se arriverò mai a quel tipo di frantumazione che porta alla rinascita Red, francamente molto più terra terra intendevo proprio quella disgregazione che ci fà lasciare un vecchio modo di essere, di vederci, per accoglierne uno nuovo, o almeno in parte nuovo.
Mi sentirei già una persona realizzata se arrivassi a comprendere tutti i meccanismi che han fatto di me quel che sono oggi riuscendo ad eliminare almeno quelli autolesionisti ... un passaggio dall'infanzia all'adolescenza fino ad un'età un pò più matura ...un briciolo di equilibrio su cui contare insomma

Per il fatto di esporsi...mi ci sono ritrovata a ragionarci su devo ammetterlo, quando ho cominciato a lasciar uscire le parole, arrivata in città da poco, ho sperimentato nuove sensazioni, poi in un certo senso ho buttato fuori tanto più per l'onda emotiva che per altro...se mi guardo indietro percepisco quasi la frenesia di dire, parlare...poi sono passata per quel vuoto causato dal pc malefico che ha cominciato a farmi apprezzare i silenzi, la moderazione...

E ho anche cominciato a chiedermi quanto fosse corretto invadere ogni discussione col mio vissuto, al di là del mio bisogno insomma...ho pensato che a qualcuno questo "farsi i fatti miei" avrebbe potuto anche dar fastidio.
Mettiamoci pure il "tanto non mi si fila nessuno"

Poi ho realizzato che non è uno spazio chiuso questo, che molti esterni leggono e che la possibilità di essere fraintesa o ferita, specie in situazioni in cui mostravo il fianco, era assolutamente possibile.
Ho provato a chiedermi come l'avrei presa se mi aveste ignorata, se mi avessero colpita, se se se.... in effetti tacere e partecipare solo di striscio era più comodo e gratificava molto di più anche la parte di me che voleva sentirsi sola e trascurata.

D'altra parte qualcosa mi diceva che dovevo cambiare qualcosa se volevo prendere al volo l'occasione che si era creata..non sò spiegare, era simile alla sensazione che si ha con la febbre alta, quando si ha male alle ossa e ai nervi..è come un'infiammazione in tutto il corpo...brutta ma devi lasciare che sfoghi se vuoi stare meglio...e raccontare, verbalizzare, anche solo per me, per ritrovare le parole magari dopo qualche giorno o per sentire come suonavano rileggendole...lasciar sfogare...e intimamente forse, come per la febbre che sai che passerà, ho creduto in questa spinta.

Possiamo dire che ho giocato, come in una puntata a dadi, mi sono resa conto che avrei potuto si fare una figuraccia, che qualcuno avrebbe potuto ritenermi sciocca o matta o chissà cos'altro, avevo una tale paura..ma ho scelto di dire, perchè questo è stato sempre il mio cammino qui e questo mi ha sempre aiutato, perdere la faccia era comunque un male minore rispetto a quanto avrei raccolto anche solo da una delle osservazioni che in qualche modo sarebbero arrivate.

Faccio il passo più lungo della gamba adesso ma credo che in fondo, in un dentro dentro, nel profondo qualcuno si sia fidato

In qualche brandello di delirio mi sembra quasi di capire e comprendere persino il silenzio di qualcuno che invece avrei disperatamente voluto che mi parlasse. Se ho ragione gli è costato molto (beh dai, almeno un pò più del pò )

La verità Red è che sono stata terribilmente egoista, ho pensato a me, solo a me, al desiderio fortissimo di superare un limite, al bisogno profondo di scrollarmi di dosso quesa vigliaccheria che mi fà sempre rifugiare negli angolini...aò ci stanno gli scarrafoni ci stanno! Io voglio stare un pò più in mezzo ..... però in questo baratro di egoismo posso dire senza mentire che non lo avrei fatto in nessun altro luogo se non qui con voi (vabbuò ci stà pure lo psicocoso ma quello è diverso, quello è sempre un passo dopo )

Parlando di psicologi, mi hanno sempre parlato di accoglienza da dare ai figli..accoglienza...una parola che non riuscivo a capire bene, in fondo li curavo, li ascoltavo, li acudivo...poi ho accolto per una volta davvero e..la prospettiva si è ribaltata...ecco, questo è stato e rimane Ermo per me..accoglienza ed è qualcosa di così potente da non poter essere scritto

basta..mò mi stò slacrimando troppo devo trovare qualcuno con cui prendermela... spè che ritrovo l'ascia...

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