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Vecchio 07-07-2004, 10.41.04   #8
Uno
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Hai ragione Era ( mi brucia ammetterlo , ma è così...) I bambini fino ad una certa età, una volta era sette anni, oggi con i tempi moderni li traviamo prima, non sono condizionati da nessun tipo di schema (tranne nei casi direi patologici in cui la mamma riesce a rovinarli fin dalla gestazione) in fatti un tipo con i capelli lunghi che adesso ci dicono biondo, in realtà era moro, disse che per entrare nel regno dei cieli bisogna tornare come bambini, ciò non significa perdere ciò che si è acquisito con la vita, ma riacquistare o meglio ricordare ciò che si è perso durante il percorso di socializzazione in cui ci costringono (come dicevo oggi sempre prima come età) dal punto di vista fisico la respirazione completa, il modo diverso di vedere (parlo di messa a fuoco solo nei momenti utili, non continuamente come facciamo noi ) l'equilibrio... e si... ma come... voi direte... un bambino deve trovare l'equilibrio... non sto certo parlando di un bambino appena nato, ma di uno appena adattato al mondo fisico, è risaputo che noi adulti come assumiamo determinati atteggiamenti mentali "pendiamo" verso un certo lato (gli orientali, io ho letto qualcosa di una filosofia giapponese, hanno delle classificazioni incredibili riguardo a ciò) un bambino appena trova il suo equilibrio è centrato finchè purtroppo non si lascerà traviare dalla società, dalla famiglia etc...
In pratica globalmente un bambino ha una gestione dell'energia che è 1000 volte migliore della nostra, noi abbiamo sprechi... cerchiamo di accumularla... (solo con danni) e non sappiamo come e dove trovarla.... un bambino ne trova in abbondanza, la consuma tutta con propria e altrui soddisfazione ( non sempre ma la colpa non è sua ) e se non già traviato non sarà mai stanco.
Questo dal punto di vista più esteriore, poi ci sarebbero delle cosine carine sul come il bambino fino ad una certa età (oggi sempre prima, l'ho già detto) percepisce diversamente da noi, basta semplicemente stare attenti a come un bambino molto piccolo ci guarda, osserva, pone un attenzione incredibile, e non è solo curiosità lui effettivamente vede delle cose che noi non vediamo più (a meno che non abbiamo imparato a rifarlo) e con alcuni piange con altri no... si possiamo trovare mille giustificazioni... l'odore, i colori (ma quali?
non certo quelli dei vestiti) il battito cardiaco etc.... in realtà il bambino, come gli animali del resto, percepisce e "vede" delle cose che gli fanno capire come reagire ad un a determinata persona.

Ok è rimasta in sospseso la respirazione, ma mi sembrava interessante anche questa parentesi.
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