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Vecchio 17-04-2007, 21.51.48   #54
Shanti
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La Forza con il numero XI è la prima carta della seconda serie decimale, la carta che apre la strada alle energie inconsce. E’ l’unica in cui il nome appare a sinistra del cartiglio, mentre a destra sono allineati venti trattini: il numero XX corrisponde al Giudizio, che conclude questo ciclo decimale. Come nel primo ciclo anche qui vediamo che la prima e la decima carta sono connesse: la Forza è in potenza tutto quello che il Giudizio realizza.
Il Mago, suo omologo nella prima serie, lavorava dalla cintola in su esercitando la propria intelligenza sul tavolo: la Forza lavora dalla cintola in giù, facendo sì che gli insegnamenti delle profondità entrino in comunicazione con le istanze spirituali del suo essere.
Sono diversi gli elementi che collegano il Mago alla Forza: il grande cappello a forma di otto o infinito è anche ricettivo ma si apre verso l’alto e sembra alato, ha un motivo che ricorda il piumaggio delle aquile presenti negli Arcani II, IIII e XXI: l’intelligenza della Forza è pronta a spiccare il volo verso il cosmo.

E’ visibile un piede con sei dita: sei sono anche le punte rosse del copricapo, i denti neri della bestia e anche come le dita della mano del Mago. Nel piede vi si può leggere il segno di una forza eccezionale che le consente di appoggiarsi solidamente alla terra. L’unghia dell’alluce e quella del pollice sono colorate di rosso: se l’unghia nel corpo umano simboleggia l’eternità, in quanto continua a crescere anche dopo la morte si può dire che l’eccezionale vitalità della Forza si manifesta nel colore rosso delle sue unghie.

La Forza è cosciente dalla testa ai piedi, possiamo dire che è un punto di unione tra l’alto e il basso, tra l’energia spirituale e l’energia istintiva. Intorno non si vede alcun paesaggio, si vede soltanto il suolo su cui essa appoggia, giallo e arato, quindi su di un terreno dove è stato portato a termine un lavoro di presa di coscienza.

L’azione della Forza si concentra nel rapporto con l’animale: nella sua criniera lntelligenza, gialla o dorata, si incarna nella parte di colore rosa carne. La mente si incarna nell’animalità, che a sua volta si rende disponibile alla comunicazione con la mente.
La Forza lavora con le mani nude, con le manifestazioni dell’inconscio e della propria sessualità: la testa della belva è all’altezza del pube.
Il movimento delle mani rispetto alle fauci dà il via a diverse interpretazioni: la mano che è posata sul muso non sembra trattenerlo ma neanche forzarlo. Gli otto puntini sul muso indicano che l’energia animale non può essere modificata, è perfetta così com’è. Ma dalla sua sintonia con la mente possono dipendere tanto la creatività e l’illuminazione, quanto i blocchi o le repressioni. La Forza ci insegna che nel rapporto con l’animalità vengono messe in gioco problematiche determinanti e questa parte di noi stessi non può essere trascurata. E’ anche la ragione per cui i sei denti della bestia si ripetono nelle sei punte rosse del cappello. La mente ascolta la voce dell’animale ed esso ascolta l’influenza mentale: questa è l’ideale della Forza, una dinamica in cui le mani danzano con il muso della bestia in una comunicazione a forma di otto, di infinito, in perfetto equilibrio.

Viceversa se si interpreta questo movimento come un conflitto vi si possono leggere le difficoltà: il rosso del pollice e della lingua diventa il sangue di un combattimento, l’energia sessuale viene repressa e allora a sua volta l’animalità mutila la psiche, e allora quel segno sul collo della donna si vedrà come segno di decapitazione. Inoltre i lacci del corsetto sembrano chiudere un cuore, risultato questo di una repressione.
Eppure questi elementi si possono interpretare anche positivamente: la trama sul petto è formata dall’incrocio di quattro tratti materiali, natura animale, con cinque tratti spirituali a simbolo dell’essere essenziale. Queste nove linee e il colore giallo rimandano al nono grado di questa serie decimale, il Sole, dove due gemelli (uno spirituale e uno animale) portano a termine insieme una nuova costruzione. La linea sul collo della donna allora avrebbe un altro significato.
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